Leggere qui, non ci stiamo inventando nulla: 14 tiri contro sette, ovvero sette contro due nello specchio della porta avversaria; 14 interventi interdittivi contro 11, 58 duelli vinti contro 45, persino sette calci d’angolo contro sei, e 528 passaggi completati contro 255 per un possesso-palla al 67 per cento. Un dominio per i 90 minuti regolamentari più tutti e cinque quelli di recupero, eppure perché c’è proprio un “eppure”: da Zurigo, nel confronto con squadra equipollente a rigore di graduatoria ma ripropostasi oggi a consistenza non convincente, il Lugano pedatorio di massima serie torna con un solo punto, cioè in soddisfazione della richiesta da minimo sindacale che frullava nella testa del suo allenatore Mattia Croci-Torti. L’1-1 risponde ad una sintassi elementare, vantaggio conquistato (25.o, destro di Ignacio Aliseda a chiudere un contropiede dettato e condotto da Renato Steffen) e pareggio subito (35.o, colpo di testa di Juan José Perea sul quale qualcuno perde tempo di reazione e mezzo passo); quanto alle occasioni, a tutto dire ed a tutto descrivere basti un frammento da 40 secondi al minuto 84, prima la corta respinta su colpo di testa di Albian Hajdari, indi il fuoriquadro – ma d’un braccio – per conclusione di Yanis Cimignani sull’esterno della rete, dopo imbeccata di Mattia Zanotti. Fatto estemporaneo? Manco per nulla: lo stesso era accaduto (attori: Ignacio Aliseda, Kacpar Przybylko, Renato Steffen addirittura con traversa secca) nei primi sei minuti del confronto. Per farla breve: anche a giocarla per altre due ore, quella partita sarebbe rimasta inchiodata lì; ergo, ci si contenti, e si aspetti.
I risultati – Lucerna-Losanna 2-2 (ieri); Sion-Yverdon 1-1 (ieri); Winterthur-Grasshoppers Zurigo 1-0 (ieri); Zurigo-Lugano 1-1 (oggi); Basilea-Youngboys 1-0 (oggi); San Gallo-Servette 1-1 (oggi).
La classifica – Lucerna, Zurigo, Lugano 18 punti; Servette 17; San Gallo 14; Basilea 13; Sion 12; Yverdon 9; Grasshoppers Zurigo, Losanna 8; Winterthur 7; Youngboys 6.