Vagamente bendisposti quali si era alla vigilia, e qui a bottega si ribadiscono stima, fiducia e sostegno a Mattia Croci-Torti prescindendosi dal ruolo e dal fatto che un giorno lo troveremo su una panca di Premier league o di un’iberica ambiziosa, nessun dramma è da farsi per l’odierna sconfitta del Lugano pedatorio – ora terz’ultimo nella graduatoria della massima serie – al “Wankdorf” di Berna, dove ad un primo tempo chiuso sul pari (e l’1-1 stava persino stretto) si è opposta una ripresa deficitaria sicché i tre punti sono andati allo Youngboys, di ciò essendo testimone l’1-3 finale. Scusanti per i bianconeri: difesa messa lì con quel che c’era, Ousmane Doumbia a coprire l’esterna (primo contrasto al minuto 11, fallo in area su malinteso con un compagno, rigore per lo Youngboys, Chris Bedia in gloria a fil di palo sinistro) ed Antonios Papadopoulos non tra i titolari e non tra le riserve ed insomma nemmeno tra i convocati, sicché ci sa che l’avventura del greco sia ai titoli di coda e nel peggior modo possibile; là davanti, investito dell’identità del “puntero”, il solo Alexandre Nicolas Duville-Parsemain che per ora no, l’attacco non può reggere da sé, soprattutto contro una compagine attrezzata e che Giorgio Contini aveva disposto sul 4-4-2 disposto a trasformarsi in un 6-2-2 reale secondo peculiari esigenze di copertura. Dirà poi la cronaca che agli ospiti sono stati concessi quattro (q-u-a-t-t-r-o) tiri utili in 93 minuti e che, a questa stregua, anche la prevalenza statistica nel possesso-palla (53 per cento) ed in altre categorie diventa solo motivo di rammarico supplementare.
Al rigore suddescritto, è vero, il Lugano aveva reagito con vigorosa immediatezza, tempo 60 secondi ed ecco la firma di Martim Marques; pareva quello, anzi, il prodromo ad una battaglia in corsia di sorpasso. Ed invece: colpo tagliagambe in entrata di secondo tempo (48.o, Christian Fassnacht), ospiti in girandola di cambi (due al 58.o, due al 70.o; qui il subentro di Ezgjan Alioski per Martim Marques infortunato), discorso chiuso ancora da Chris Bedia con un sinistro (80.o). Facciamo i conti: due goal regalati, sconfitta numero tre su quattro incontri di campionato, più l’eliminazione in EuropaLeague, più l’eliminazione in ConferenceLeague, più l’eliminazione in Coppa Svizzera. Prima che taluno incominci ad invocare lo scalpo dell’allenatore, perché non pensare ai rinforzi o, in alternativa, a dichiarare che gli obiettivi dell’annata agonistica sono stati ridimensionati e che bisognerà ragionare in termini di sussistenza?
I risultati – Thun-Grasshoppers Zurigo 1-1; Winterthur-Zurigo 1-3; Sion-Basilea 0-1; Losanna-San Gallo 1-2; Servette-Lucerna 2-2; Youngboys-Lugano 3-1.
La classifica – Thun 13 punti; San Gallo 12; Basila 9; Lucerna, Youngboys 8; Sion, Zurigo 7; Grasshoppers Zurigo, Losanna, Lugano 3; Winterthur, Servette 2 (Sion, Losanna, Lugano, Servette una partita in meno).