Caro Murat Yakin selezionatore della Rossocrociazia, caro Murat Yakin che a furia di voler veder lungo magari non ti accorgi di quel che sta sotto i tuoi occhi, guarda qui e prendi nota: Renato Steffen, quello che non hai chiamato, ha garantito oggi al Lugano un secondo successo (su due incontri) nella ConferenceLeague di calcio, vittoria in trasferta per 1-0 sul campo del Mlada Boleslav (Repubblica ceca), 60 e rotti chilometri a nord-est di Praga, e fanno sei punti cioè permanenza nel gruppetto di testa. Non che i bianconeri siano stati impeccabili, non che la squadra abbia girato come nel precedente impegno (quello interno, cioè a Thun, quando a soccombere sotto il peso di uno 0-3 fu l’Hjk Helsinki), ma dalla trasferta odierna era solo da trarsi il massimo beneficio con la minor sofferenza possibile, dovendosi ancora mettere in fila quattro appuntamenti contro Backa Topola (in Serbia), Gent (a Thun), Legia Varsavia (in Polonia) e Pafos (a Thun).
E dunque, in questo senso, l’1-0 fuori casa per goal di Renato Steffen al 38.o è da mettersi via come oro pur essendosi trattato di una mera allocazione da scaffali di supermercato dopo che l’avverso portiere Matous Trmal era andato a tentare di contrastare Hicham Mahou; non proprio una garanzia, ecco, nell’andare a contrasto con un giocatore dell’opposta squadra; sino a quel momento, volendosi proprio spremere l’arancia dalla buccia ai semini, lodevole era stata solo una conclusione di Ignacio Aliseda. Nalla ripresa, all’81.o il momento peggiore: rigore causato da Albian Hajdari, sul dischetto va Patrik Vydra, figurati se Amir Saipi riesce a parare ed invece l’estremo difensore indossa panni e turbante dell’ipnotizzatore Remo Calesso che Patrik Vydra fa fesso, o nell’altra versione si veste da ipnotizzatore Calesso Remo che Patrick Vydra fa scemo, ed il punteggio resta lì sullo 0-1 sino al triplice fischio del cipriota Chrysovalantis Theouli.