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Borse europee stordite dai dazi, Zurigo si inventa una linea di difesa

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.33) In faticosa risalita dall’apertura, ma ancora sotto misura pari allo 0.43 per cento su quota 13’109 punti circa, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in seduta appesantita da risultati non brillantissimi (“normalizzati”, dicono dal gruppo) per “Kühne+Nagel international Sa” (meno 6.57 per cento) e da vendite su “Logitech international Sa” (meno 3.96) ed “Ubs group Ag” (meno 3.17); battistrada “Nestlé Sa” (più 1.51). Dall’allargato, notizie incoraggianti – e potrebbero non essere le sole, a breve termine, in materia di redditività – sia per l’azione sia per il buono di godimento del colosso “Lindt”, “più 4.53” per cento sull’ordinaria e “più 5.69” sulle “baby”; a doppia cifra la perdita di “Forbo holding Ag”. Dalle altre piazze, principalmente per “sentiment” negativo a causa dell’imposizione dei dazi da Washington: Dax-40 a Francoforte, meno 1.70 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 1.66; Ftse-100 a Londra, meno 0.33; Cac-40 a Parigi, meno 1.02; Ibex-35 a Madrid, meno 1.56. Cambi: 93.84 centesimi di franco per un euro, 89.22 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin di nuovo ansimante ed ora al controvalore teorico di 74’900 franchi circa per unità.