Home ECONOMIA Borse flagellate. A Zurigo il “caso Clariant”. New York, timida reazione

Borse flagellate. A Zurigo il “caso Clariant”. New York, timida reazione

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 18.38) Timori innescati dalle tensioni geopolitiche tra Mosca e Kiev, insieme con un quadro destabilizzato su vari temi (dalle ipotesi di rialzo dei tassi all’aumento dei prezzi delle materie prime, dalle carenze nella filiera della trasformazione al rischio di massicci incrementi nei costi dei servizi), a condizionare oggi le Borse europee compresa Zurigo, il cui listino primario ha viaggiato sistematicamente in cifra rossa riuscendo tuttavia a chiudere con danni inferiori al previsto (“Swiss market index”, meno 1.68 per cento a 12’026.37 punti). Da “Swisscom Ag” (meno 0.36 per cento) la miglior resistenza; pesantezza accentuata nel comparto finanziario (“Credit Suisse group Ag”, meno 3.48; “Ubs group Ag”, meno 2.78); “Swiss life holding Ag” in coda (meno 3.58). Riverbero evidente nell’allargato: “Cph Chemie+Papier holding Ag” battistrada tra le rare cifre verdi (più 5.48), buoni stimoli per “The Swatch group Ag” (più 4.51); in tuffo (meno 16.00) “Clariant Ag” sull’improvviso rinvio della pubblicazione dei risultati contabili, e ciò in coincidenza con l’inchiesta interna su possibili operazioni di “maquillage” su singole voci dei bilanci. Tracce di speranza a Wall Street: “Dow Jones”, meno 0.19; Nasdasq, più 0.65. Cambi: nuovo interesse verso il franco, scambiato a 104.70 centesimi contro euro ed a 92.61 centesimi contro dollaro Usa; in ascesa a 39’412.51 franchi circa il controvalore per un bitcoin.