(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.31) Sul prudente avanti con juicio e poi quasi indietro anzi sicuramente indietro l’approccio della Borsa di Zurigo alla nuova settimana di contrattazioni, ultima nel ciclo di luglio, ai tempi una sorta di cesura ed oggi invece mera tappa condizionata da decisioni di interesse extrafinanziario. Lo “Swiss market index”, a lungo rimasto in marcia sul posto, ha chiuso con una perdita nell’ordine dello 0.27 per cento sotto la soglia psicologica degli 11’200 punti ovvero a quota 11’177.68, rebbi estremi tra “Givaudan Sa” (più 0.84) e “Lonza group Ag” (meno 1.10), molti i titoli ancorati alla parità. Scarso il denaro sull’allargato; rilevante il balzo (più 8.38) di “Julius Bär Gruppe Ag”, sulla scorta di buoni risultati semestrali. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.08 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.19; Ftse-100 a Londra, più 0.19; Cac-40 a Parigi, meno 0.07; Ibex-35 a Madrid (qui sotto il peso dell’incertezza stante l’esito delle Elezioni politiche da cui non è uscita una maggioranza definita), meno 0.29. Positiva e speranzosa New York, con margini in progresso fra lo 0.19 e lo 0.52 per cento secondo i diversi indici di riferimento. Cambi: 96.22 centesimi di franco per un euro, 86.96 centesimi di franco per un dollaro Usa; in secco calo a 25’368 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.