(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.21) Un’imbarcata degli assicurativi (“Swiss Re Ag” il peggiore, meno 3.96 per cento; “Swiss life holding Ag”, meno 1.34) quale elemento peculiare della già greve seduta borsistica a Zurigo, denunciando il listino primario una formidabile carenza di cifre verdi (in posizione profilata solo “Kühne+Nagel international Sa” e “Partners group Ag”, più 0.96 e più 2.00 rispettivamente) con “Swiss market index” infine al meglio della giornata su perdita pari allo 0.32 per cento – ma era scivolato anche sotto per una figura intera – a quota 12’011.02 punti. Nell’allargato, per ora poco produttiva l’operazione di “reverse split” (raggruppamento azioni: nel caso di specie, 750 pezzi vecchi per uno nuovo) condotta sul titolo “Meyer Burger technology Ag”, negoziato in ultimo sui 5.92 franchi con perdita superiore al 15 per cento (occhio tuttavia al prezzo-obiettivo in doppia cifra). Umori generalmente color nerofumo sulle altre piazze continentali stanti in particolare le nuove perplessità espresse da Christine Lagarde, in nome della “Banca centrale europea”, a proposito del contenimento della possibile risalita dell’inflazione: valgano il “meno 0.69” per cento sul Dax-40 a Francoforte, il “meno 0.30” per cento sul Cac-40 a Parigi, il “meno 1.30” per cento sull’Ibex-35 a Madrid; a Londra, Ftse-100 a “meno 0.56”; a Milano, Ftse-Mib a “meno 0.70”. New York prodiga di incoraggiamenti, con progressi fra lo 0.41 e l’1.01 per cento sui consueti indici di riferimento. Cambi: euro in risalita ed ora a 97.11 centesimi di franco, in apprezzamento anche il dollaro Usa per l’acquisto del quale servono ora 90.39 centesimi di franco; bitcoin in calo al controvalore teorico di 55’922 franchi circa per unità.