(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.44) Inquinato dall’ennesimo sprofondo del titolo “Credit Suisse group Ag” (meno 14.73 per cento causa crisi di fiducia nel “management” e catastrofici risultati nell’ultimo trimestre 2022), ma anche da nervosismi eccessivi così come eccessivi erano stati alcuni e recenti squarci di ottimismo, lo “Swiss market index” di una Borsa di Zurigo sempre lastricata di buone intenzioni ma dagli incombenti fenomeni franosi sui bordi della strada; al saldo, e per conseguenza di un pomeriggio dalla costante linea discendente, significativa (meno 0.52 per cento ad 11’217.73 punti) la flessione sul listino primario. Motivi di entusiasmo solo in “Swisscom Ag” (più 3.40 per cento) ed in “Compagnie financière Richemont Sa” (più 1.93). Idee varie nell’allargato: standosi sui fondamentali, non dispiace “Bachem holding Ag”, più 2.19 per cento e di ritorno sui livelli della prima decade di dicembre. Sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.72; Ftse-Mib a Milano, più 1.20; Ftse-100 a Londra, più 0.33; Cac-40 a Parigi, più 0.96; Ibex-35 a Madrid, più 0.18. New York ancora a passo di gambero: Nasdaq, meno 0.15; S&P-500, meno 0.19; “Dow Jones”, meno 0.21. Cambi: 98.91 centesimi di franco per un euro, 92.09 centesimi di franco per un dollaro Usa; in discesa a 20’775 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.