(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 10.38) Sarà già una bell’impresa il portare a casa la ghirba, nell’ultima seduta borsistica della settimana e dell’intiero febbraio, essendosi confermato il segno “meno” all’apertura delle contrattazioni e solo ora mantenendosi lo “Swiss market index” in prossimità del pari (ultimo riscontro, meno 0.14 per cento sui 12’938 punti circa) dopo massimo a 12’953.93 punti; di fatto, sotto misura (per frammenti: meno 0.03 per cento) è il periodo lunedì-venerdì e, pur essendo stato questo il mese dei ripetuti “record” con lo storico superamento della soglia psicologica a 13’000 punti e con un massimo a 13’100.22 punti, inferiore al tre per cento (2.72 per cento al momento) è il margine utile sul ciclo delle quattro settimane, poco a confronto con il cumulato nel 2025 (più 12.01 per cento). Per quanto riguarda le “blue chip”, battistrada è “Holcim limited” (più 3.07 per cento), di fatto unico titolo in escursione; podio anche per “Givaudan Sa” ed “Ubs group Ag”, più 0.62 e più 0.60 per cento rispettivamente; sull’altro fronte, fa specie il cedimento secco di “Logitech international Sa” (meno 5.71 per cento, ora sul prezzo di 87.46 franchi il pezzo avendo sfiorato i 95 franchi appena 10 giorni addietro). Nell’allargato, in sbandamento (meno 8.56 per cento) è “Clariant Ag”, il cui 2024 è stato sì caratterizzato da un recupero ma non nella misura sperata (e, tuttavia, gli azionisti riceveranno un più che dignitoso dividendo).
Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.38 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.06; Ftse-100 a Londra, più 0.08; Cac-40 a Parigi, meno 0.35; Ibex-35 a Madrid, più 0.03. Cambi: 93.73 centesimi di franco per un euro; 90.14 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in tuffo ed ora sul controvalore teorico di 72’032 franchi circa per unità dopo minimo di giornata sui 70’747 franchi circa (era sopra i 95’000 franchi appena quattro settimane or sono).