(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.59) Altro che fine di un’epoca: sarà anche la fine di un’identità, non la prima a scomparire ma di certo quella dal maggior impatto. Nel giorno – l’ultimo del secondo quadrimestre, tra l’altro – in cui annuncia una trimestrale con risultati da “record”, Sergio Ermotti in nome dell’Ubs (titolo “Ubs group Ag” capofila sin dall’avvio nel listino primario della Borsa di Zurigo: più 6.05 per cento, ovvero più 36.59 per cento dall’inizio del 2023) traccia la via dell’integrazione completa del “Credit Suisse”, come dire che del gruppo già numero due – ed acquisito con la nota operazione di salvataggio – non resterà nemmeno il nome; non vi sono indicazioni circa i tagli all’occupazione, ma in linea di massima la cura dimagrante interesserà fra i 7’000 ed i 10’000 odierni dipendenti, 3’000 dei quali in Svizzera. Positivo nel frattempo il passo dello “Swiss market index”, al guadagno infine nella misura dello 0.32 per cento su quota 11’125.95 punti; sul podio anche “Swiss life holding Ag” (più 1.58 per cento) e “Sika group Ag” (più 1.66); curiosamente in retroguardia, e tutti sotto misura, due dei tre pesi massimi difensivi (“Roche holding Ag”, meno 0.57, e “Novartis Ag”, meno 0.69).
Nell’allargato l’improvviso ritorno in auge di “Dormakaba holding Ag”, in progresso a doppia cifra sulla comunicazione dei risultati dell’ultimo esercizio, ed un vero e proprio “exploit” di “Relief therapeutics holding Ag” (più 29.98 per cento) sulla notizia di un accordo commerciale dall’alto profilo. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.35; Ftse-Mib a Milano, meno 0.29; Ftse-100 a Londra, meno 0.46; Cac-40 a Parigi, meno 0.65; Ibex-35 a Madrid, meno 0.47. A New York, “Dow Jones” in marcia sul posto (meno 0.07 per cento), mentre qualcosa mettono in cascina Nasdaq (più 0.47) e S&P-500 (più 0.23). Cambi: 95.79 centesimi di franco per un euro, 88.31 centesimi di franco per un dollaro Usa; altro cedimento del controvalore teorico del bitcoin, ora a 23’263 franchi circa.