Sostiene di avere “impegni professionali sempre più gravosi”; e bisogna credergli, essendo frase a lui consueta. Bixio Caprara, 55 anni compiuti a gennaio, si appresta a passare nei ruoli di ex-presidente del Partito liberale radicale ticinese di cui egli è tra l’altro esponente in Gran Consiglio sin dal maggio 2011: stasera, in sede di Comitato cantonale, la dichiarazione di rinuncia ad un nuovo mandato. Da sabato 3 ottobre, giorno del prossimo Congresso cantonale, il Plrt si ritroverà dunque a campo libero (nell’interpretazione di taluni) o ai piedi della scala (nella valutazione di altri). Nel frattempo, il consueto percorso di ricerca delle candidature, sempre che si voglia credere alla tesi – ed è lecito il crederlo, ma più logico appare il dubitarne – secondo cui il futuro “conducàtor” uscirà da un’ìndagine democratica su autoproposte in piena convinzione e per puro spirito di servizio sotto una fiaccola risplendente. Per il ruolo da presidente, come si suol dire, ai partiti ticinesi va bene “in genere” o un parafulmine o un amuleto anche quando magari servirebbe un catalizzatore; prepararsi allora alle sorprese, ma soprattutto ai grandi ritorni dei grandi manovratori.