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Besozzo (Varese), anziana uccisa da un’auto fuori controllo. Ticinese indagata

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.04) Una donna domiciliata a Bissone è sotto inchiesta per omicidio stradale colposo sulle conseguenze dell’incidente avvenuto attorno alle ore 17.00 di oggi, venerdì 30 maggio, in territorio comunale di Besozzo (Varese). A perdere la vita, travolta da una “Suzuki” di proprietà della ticinese e messasi in movimento dallo stallo di parcheggio laterale lungo via 25 Aprile, la 79enne Paola Abis, cittadina italiana originaria di Cagliari ed abitante a Castiglione Olona (Varese), infermiera in pensione (aveva tra l’altro lavorato a lungo in Svizzera); la donna si trovava da qualche giorno in Valcuvia per una vacanza ed a Besozzo era passata per salutare una familiare sul posto di lavoro, un’agenzia immobiliare. L’anziana è deceduta sul colpo per schiacciamento contro il muro dell’edificio in cui si trova l’agenzia stessa, appena oltre l’incrocio con via Dei Mille; il veicolo, senza controllo perché privo della conducente scesa per una commissione in farmacia, ha dunque percorso una cinquantina di metri all’indietro, in direzione di piazza Primo Maggio, mantenendosi sulla carreggiata pur derivando in diagonale da un lato all’altro della strada ed acquisendo velocità lungo il declivio sino all’impatto fatale. Se la ripartenza sia avvenuta per il mancato blocco del freno di stazionamento o per un guasto meccanico non è dato al momento il sapere.

Per Paola Abis, a soccorso della quale si sono sùbito lanciati alcuni privati cittadini tra cui vari titolari di attività commerciali, non vi è stato nulla da farsi; a constatarlo effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Ispra (Varese), agenti della Polizia locale, uomini dell’Arma dei Carabinieri e sanitari giunti con l’eliambulanza dalla base di Villa Guardia (Como). Coraggioso il tentativo di una persona che, prima dell’arrivo del personale medico, ha praticato il massaggio cardiaco alla 79enne, purtroppo con esito negativo. In stato di “choc”, nel frattempo, la proprietaria dell’auto che si era attardata all’interno della farmacia dovendo ritirare un paio di bombole per ossigenoterapia e che all’uscita non aveva più trovato il veicolo dove esso era stato lasciato. Fortuità tra le fortuità: durante l’intero percorso a ritroso, e dunque per un tempo di almeno 15-20 secondi a rigore di sommaria stima, la “Suzuki” non è venuta a collisione né con auto né con moto né con altri mezzi; pare – ma si resta al “Si dice”, ad ogni modo non influente sul caso – che un pedone sia stato sfiorato dal veicolo. L’auto è stata posta sotto sequestro per esigenze di indagine. In immagine, il veicolo fermo a ridosso del muro ed un’autopompa dei Vigili del fuoco.