Home CRONACA Bellinzona, statali e affini in piazza contro il freno ai (loro) privilegi

Bellinzona, statali e affini in piazza contro il freno ai (loro) privilegi

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Circa 3’000 persone (quasi 6’000 secondo gli organizzatori, 5’000 secondo fonti di stampa “amiche”) all’odierna manifestazione indetta in Bellinzona quale atto di protesta contro i prospettati interventi sui salari dei dipendenti pubblici, materia oggetto del Preventivo cantonale 2024 la cui discussione in Gran Consiglio non ha avuto luogo nel corso della sessione di questa settimana, con rinvio all’inizio dell’anno prossimo. Le informazioni nel frattempo pervenute dalle sponde del Governo (“Preservata la progressione prevista all’interno della scala salariale”; nessuna penalizzazione per “i dipendenti in carriera” cioè “l’82 per cento del totale” dei collaboratori; al “77 per cento circa dei dipendenti”, nel 2024, arriverà “un salario pari o superiore a quello del 2023”) non sono state in sostanza recepite dai vertici delle organizzazioni sindacali, in campo Vpod, Ocst, Unia e persino lo storicamente liberal-radicale Sit. Al di là di “slogan” ed attacchi monodirezionali a specifici soggetti sia nell’Esecutivo sia nel Legislativo, il raduno ha avuto luogo in ottime condizioni di ordine – unica pecca: la presenza di qualche bandiera di partito: c’è sempre chi cerca di mettere il cappello sul lavoro altrui – ed è sfociato nella promessa di altre azioni, non esclusa l’ipotesi di uno sciopero.