La funicolare del Sacro Monte a Varese – linea da 371 metri lineari, capacità 55 viaggiatori per ogni vettura, dislivello pari a 168 metri, carrozze simili a quelle della funicolare Locarno-Madonna del Sasso – rimarrà ferma per un anno, a men che sia reperito un conduttore provvisorio cioè una società i cui responsabili si facciano carico dell’erogazione del servizio sino a che, sull’esito di un bando di concorso ancora da indirsi, sarà stata assegnata la gestione in via definitiva. Peccato per i turisti e per i devoti, si dirà. Eh, peccato sì, ma non solo per loro: l’infrastruttura, un gioiellino che nel 2000 era stato recuperato dall’oblio (l’attività era stata interrotta nel 1953…) e di fatto ricostruito, era stata chiusa “temporaneamente” e senza preavviso alcuno all’inizio del dicembre 2021, sulla scorta di asserite esigenze afferenti alla manutenzione dell’impianto; peggio che mai, dopo piena revisione, appena mercoledì scorso era stato annunciato l’avvenuto superamento del collaudo. Come dire: signore, la Sua vettura è pronta e tirata a lucido dentro e fuori, ma uscirà dall’officina solo per essere collocata a… riposo in un’autorimessa. La perfetta antitesi, tra l’altro, di uno degli “slogan” su cui è stata costruita l’immagine dell’Amministrazione comunale in carica: “Varese si muove”…