Per rallentare e contrastare la diffusione del “Coronavirus” in Italia, il comunista ministro Roberto Speranza impone uno “stop” alle festicciole in privato: ma sì, il ritrovo a casa di Carlo o di Alessandra per guardare la partita di calcio, ad esempio, o il taglio della torta con tanti auguri al nonno Giovanni per l’88.o genetliaco. Ma qualcuno vorrà trasgredire, no? Ed ecco l’arma potente: l’espressa richiesta – quasi una pretesa – di denuncia alle autorità da parte dei vicini di casa, eccome, pura e semplice delazione da parte del tizio che abita al piano di sotto. Roba da Stasi ai tempi di Erich Mielke comandante, imperanti dapprima Walter Ulbricht e poi Erich Honecker. Questo mentre su ogni rete televisiva tricolore circola martellante l’invito a scaricare una “app” per il tracciamento dei contatti, ovvero l’equivalente della “SwissCovid”. Tale “app” si chiama “Immuni”; per il tracciamento delle feste, ora, manca solo la “app” denominata “Infami”.