Nel corso degli anni ci siamo abituati a declinare gli scandali mutuando il suffisso da un noto gioco di società: abbiamo avuto dunque le varie “Tangentopoli” italiane, una “Asfaltopoli” ticinese ed un’altra “Asfaltopoli” sulle strade dei Grigioni, qualche “Rifiutopoli” locale. La cifra negativa del concetto è semanticamente non negoziabile e chiara a tutti; a tutti tranne che ai vertici delle Ffs ed ai comunicatori pubblicitari delle medesime. E così, ecco “Risparmiopoli”, forse clonato da un cattivo esempio d’oltrefrontiera – regìa sotto egida di un’impresa commerciale, ad esaltazione della propria ragione sociale – come messaggio funzionale a promuovere biglietti scontati e carte giornaliere. Suggerimento: pregate che non ci scappi mai uno scandalo, avremmo già il titolo pronto…