Momento d’oro per la viticoltura e per l’enologia ticinese. Al “gala” finale del “Grand prix du vin suisse”, evento ospitato giovedì sera dal “Kursaal” di Berna sotto egida di “Vinea” e “Vinum”, premio quale miglior vino svizzero tra i “blend” (assemblaggi rossi) per il “Vigna d’antan” dell’azienda vinicola “Gialdi” di Mendrisio, linea “Brivio”, prodotto dalla notevolissima longevità e che ricade sotto la definizione ufficiale di “Rosso del Ticino doc” per la presenza di Merlot (67 per cento), Cabernet sauvignon (18 per cento) e Cabernet franc (15 per cento). 544 i partecipanti alla competizione, in rappresentanza di 21 Cantoni, per una pattuglia di oltre 3’250 vini che hanno dovuto superare un primo livello di selezione, quello di 170 esperti degustatori nell’arco di una settimana, riducendosi a 98 vini (sei per ciascuna delle 13 categorie di concorso) per la degustazione “alla cieca” di 11 giurati tra svizzeri e stranieri; al “Vigna d’antan” annata 2015, dunque, un tributo che giunge da lontano e che è doppiamente premiante in ragione della specificità per solito riconosciuta al Ticino nel contesto del mero Merlot. In immagine, la sede dell’azienda vinicola.