Utilizzo indebito, e per scopi estranei alle attività di vari clienti, di somme di denaro ricevute in affidamento e, sempre all’insaputa dei titolari delle risorse, prelievo personale o trasferimento del denaro stesso su conti riconducibili al suo studio: per questo motivo l’avvocato luganese Enzio Bertola, 63 anni l’età, noto anche in qualità di ex-consigliere comunale a Lugano, è stato rinviato oggi a giudizio davanti ad una Corte delle Assise criminali per firma della capoprocuratrice Fiorenza Bergomi. Non nuova la vicenda, essendo stato il legale in carcere a cavallo tra primavera ed estate 2015 per detenzione preventiva (oltre due mesi) sull’emergere di una situazione ormai irrimediabile, originatasi almeno nel novembre 2011 e durata sino all’aprile 2015. Il denaro, come si evince da una nota del ministero pubblico, proveniva vuoi da ordinaria attività legale, vuoi dal ruolo di amministratore ricoperto dal soggetto in varie successioni, vuoi da quello di curatore vuoi da quello di esecutore testamentario. Ipotesi di reato: ripetuta appropriazione indebita aggravata.