Home CONFINE Ambulanza (e Carabinieri) da Verbania al confine. Per far nascere il bimbo

Ambulanza (e Carabinieri) da Verbania al confine. Per far nascere il bimbo

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Ha esercitato un diritto, ed avrà avuto anche i suoi motivi, potendosi escludere di principio la sfiducia verso il sistema sanitario italiano al quale, infatti, ella stessa si era rivolta. Una cittadina svizzera, età e domicilio non noti al momento, è stata protagonista ieri di un episodio inusuale sull’asse tra Verbania e la frontiera a Brissago: in ambulanza (con targa elvetica) a velocità sostenuta, con un bimbo lì lì per venire alla luce, ed in coda la scorta di una pattuglia dei Carabinieri. Agli occhi di uno che si trovasse in quel momento dalle parti di Ghiffa o di Oggebbio o di Cannero Riviera sulla Strada statale numero 34, transito bastevole per un punto di domanda e potendosi di base escludersi un incidente stradale. Trasporto di un detenuto malato, allora? Ambulanza “rapita” da un Diabolik in fuga ed inseguita dalle forze dell’ordine? Operazione sotto copertura? Si sa, poco impiega la fantasia, quando si tratta di passare dalla sosta in scuderia al galoppo.

Spiegazione c’è, e qualcuno l’avrà intuita. La futura mamma era dalle parti di Verbania quando ha accusato dolori un po’ più acuti rispetto a quelli cui era abituata nella condizione propria della gravidanza, insomma, contrazioni più frequenti e sintomi classici; meglio un controllo, non si sa mai, ed ecco l’accesso all’Unità di trattamento iniziale in caso di urgenze e di emergenze del presidio ospedaliero locale. Accettazione, visita e responso: “Signora, sta per arrivare, procediamo?”. Sì, ma a rigor di volontà della… titolare dell’esercizio: la quale titolare preferisce – immaginiamo; ma potrebbe esserci anche qualche ragione superiore a carattere sanitario – che il pargolo trovi primo raggio di sole in Rossocrociazia anziché in Azzurrolandia, meglio Canobbio di Cannobio e meglio Brissago Toscanelli di Brissago Valtravaglia, fosse mai che si ponga un caso d’omonimia. Conseguenze: chiamata al servizio di ambulanza su suolo ticinese, ambulanza che parte, ambulanza che arriva a Verbania, paziente che viene presa in carico e con la massima sollecitudine. Sia all’andata sia al ritorno, lungo la dorsale che costeggia il Verbano, i Carabinieri in assistenza vigile e puntuale.

E ci si augura, com’è ovvio, che al di qua del confine tutto sia andato per il meglio. Ottimo esempio di collaborazione transfrontaliera, ad ogni modo.