Prima volta per una voce ticinese, ed anche prima volta per uno svizzero, allo “Slavianski bazaar”, il “Festival internazionale delle arti” che dal 1992 ha luogo a Vibetsk, in Bielorussia, con due categorie e dunque due concorsi distinti (cantanti pop, di età compresa fra i 18 ed i 31 anni, da una parte; bambini e ragazzi, di età compresa fra i sette ed i 12 anni, dall’altra). In lizza, tra i 20 finalisti e dopo aver superato le selezioni nell’area Nord-Europa (a Riga, in Lettonia, erano stati raggruppati i concorrenti da Svizzera, Germania, Austria, Danimarca, Lituania, Lettonia, Estonia e Finlandia; tre soli i posti disponibili), il 25enne Matteo Rossi, nato a Lugano e sopracenerino a tutto tondo, già noto come “Theo” ed ora in proposta con lieve modifica – “Th3o” – alla grafica del “nickname”; da giovedì 11 a lunedì 15 luglio le sfide, tra l’altro con diretta tv nei Paesi slavi; con l’accompagnamento dell’“Orchestra sinfonica nazionale” della Bielorussia e sotto gli occhi dei membri di una giuria specializzata, da proporsi due brani di cui uno in una lingua slava. Per importanza e per capacità di richiamo, in area slava lo “Slavianski bazaar” – definito anche come “Sanremo dell’Est”: è erede del “Polish song festival in Vibetsk” (1988-1990), a sua volta gemmato dallo storico “Soviet song festival” svoltosi a Zielona Gora in Polonia dal 1965 e sino alla dissoluzione dell’Unione Sovietica – si colloca al secondo posto dopo l’“Eurovision song contest”; fra i vincitori rimasti nella storia figurano in particolare Taisiya Povaliy (1993, Ucraina, poi parlamentare) e Ruslana Stepanivna Lyzhychko meglio nota come Ruslana (1996, Ucraina; si imporrà – anno 2004 – nell’“Eurovision song contest”). Nella foto, Matteo Rossi; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.