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Albula: frane di Brienz, da Coira un contributo per gli… antidoti

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Il rischio c’è, ed è grosso, e bastano i numeri per spiegarlo: una zona viene considerata “a pericolo elevato” se la velocità di scivolamento della frana sottostante risulta superiore a circa un centimetro il mese ovvero 10 centimetri ogni 12 mesi; non a caso, sulla scorta di prime percezioni, un’indagine era stata avviata tre anni addietro sulla frana cosiddetta “paese” cioè a valle, frana il cui slittamento è stato calcolato alla media di 120 centimetri ogni 12 mesi nell’arco dell’ultimo biennio. Ma, in territorio comunale di Albula/Alvra, a destare letteralmente allarme è l’“altra” frana, quella che si situa a monte della frazione Brienz/Brinzauls: qui l’accelerazione risulta palese, con spostamenti sino a sei metri l’anno, tanto che i tecnici non si sentono di escludere un cedimento franoso ed improvviso. Per tale motivo, con approvazione rapida del progetto elaborato in seno al Municipio di Albula/Alvra, l’autorità politica cantonale grigionese ha deciso nelle scorse ore di mettere a disposizione un cospicuo contributo – si parla di oltre quattro milioni di franchi – da destinarsi primariamente al rilevamento delle basi della frana “a monte”; fra gli obiettivi, uno studio dell’eventuale correlazione e dell’eventuale interazione fra le due porzioni della frana, con nuove perforazioni e nuove analisi geologiche e geofisiche. Strettissimi i tempi: in ragione sia del pericolo di franamento sia della rapidità nello scivolamento, rilevamento e perforazioni saranno messe in programma già nel corso dell’estate. Lavoro, comunque sia, tutt’altro che semplice: “Le frane di Brienz/Brinzauls – è la spiegazione – sono assai complesse e, al momento, costituiscono una fra le sfide maggiori nella gestione di movimenti di massa nell’area alpina”. In immagine, la zona della frazione Brienz/Brinzauls in Comune di Albula/Alvra.