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Al “Rabadan” un re entrante, Igor Pesciallo sulla scia del babbo Dante

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Le dinastie sono dinastie perché il regno è tramandato in linea diretta o obliqua, da padre in figlio o in figlia o in nipotanza varia. Con uno iato di due lustri e mezzo rispetto al tempo in cui il padre Dante detto “Dantùn” scelse di abdicare avendo retto il ruolo per 11 anni, eletto stamane al ruolo di sovrano del “Rabadan” il fresco 31enne – l’altr’ieri il genetliaco – Igor “Ul Péscia” Pesciallo, attinente di Agno, graditissimo tra i 15 graditi soggetti candidatisi a rappresentare il Carnevale bellinzonese; “Figura radicata nello spirito della festa, capace di incarnarne le emozioni ed i valori più autentici”, secondo Giovanni Capoferri presidente del Comitato direttivo i cui membri avevano scelto di affidarsi ad un bando pubblico (scadenza a venerdì 29 agosto; incontri conoscitivi e di valutazione nelle serate di lunedì 15 e di martedì 16 settembre) per scegliere il successore del malamente detronizzato Renato Dotta, quest’ultimo rimasto in carica dal 2014 al 2025 e messo alla porta, con voto maggioritario (sei contro due) in seno al Comitato direttivo stesso ad inizio agosto. Nella circostanza, come si ricorderà, fu esautorata l’intera corte: senza trono si ritrovarono dunque Renato Dotta e la “consorte” Elisa Ghelmini-Brenna, e parimenti estromesse si ritrovarono le damigelle Letizia Tamagni, Consuelo Nani, Giulia Dotti e Selina Madrigali.

Vogliasi dirla come meglio piace o meglio s’acconcia, la cesura accompagnata da malumori, discussioni, polemiche e rammarico, benché il congedo – valga il testo messo per iscritto – fosse stato in apparenza assai caloroso. Se tale libro sia stato chiuso davvero, e fermo restando il fatto che per statuti la nomina o la conferma del sovrano ha cadenza annuale e dovrebbe passare sempre attraverso un voto o almeno una formula di consenso all’interno della stanza dei bottoni, diranno le cronache prossime venture; sta di fatto che sulla figur di Igor Pesciallo, indirettamente favorito anche dall’essere socio e quindi parte integrante del “sistema Rabadan”, è andata a convergere un’ampia preferenza all’interno della Commissione selezionatrice, Nicola Cibin il referente principe. I punti forti per la valutazione: “Capacità comunicative e di intrattenimento, conoscenza delle tradizioni e della storia del Carnevale, attitudine all’improvvisazione ed alla gestione di momenti pubblici e digitali, disponibilità a rappresentare la manifestazione in tutti i suoi àmbiti”; ed Igor Pesciallo “si è distinto per entusiasmo, carisma, doti artistiche e comunicative”, et cetera. Notorietà ed attitudini peraltro note da tempo in Ticino: nella musica (vari i generi praticati, il “rockabilly” ed il “punk” come segni distintivi), nell’intrattenimento (anche su onde radio), ma anche nella professione (opera da contitolare di una nota casa funeraria), a riprova di una certa qual versatilità.

Datesi le certezze sulla prossima edizione (numero 163 in ordine di tempo, periodo da giovedì 12 a martedì 17 febbraio 2026), e prefigurata l’ipotesi di una futura regina nel nome di Chiara Beltraminelli nota al pubblico come “speaker” a “Radio 3i” e dal cognome tutt’altro che estraneo alla storia dell’evento (nonno già membro del Comitato direttivo, bisnonno già re), vi sarà da aspettare un nuovo giro di comunicazioni ufficiali per paggetti o damigelle (e certo, anche per l’identità della regina, ché nel novero delle candidature erano comparse altre quatto figure, tutte degnissime; la decisione sulla sovrana consorte sta formalmente fra le prerogative del re nominato. E si sa, al “Rabadan” i matrimoni sono indissolubili. Igor Pesciallo, che le nozze vere ha sperimentato proprio di recente, sarà chiamato ad ardua scelta). In cauda venenum: nel Comitato direttivo l’atmosfera resta tutt’altro che serena, oggi le dimissioni di Marco Ottini e, secondo notizia dai contorni ancora frammentari, di un altro membro. Il che, in un gruppo composto da 10 persone compresi i “tecnici”, fa effetto.
Nella foto, Igor “Ul Péscia” Pesciallo.