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Addio a Giuliano Castellani, una vita tra politica ed impegno comunitario

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Lutto nel mondo della politica ticinese: ieri, all’età di 75 anni, è deceduto Giuliano “Jul” Castellani, locarnese per nascita, già consigliere comunale in quota leghista a Cadenazzo e già candidato al Gran Consiglio. Formazione in àmbito Spai a Locarno, a lungo impegnato professionalmente quale installatore di sanitari e specialista nella manutenzione delle canalizzazioni e pensionato dal 2013, moglie e due figli, Giuliano Castellani era stato uno tra i primi ad aderire al neonato movimento leghista provenendo peraltro da tradizione familiare – e militanza personale – ancorata alla Sinistra d’impronta rosselliana, in ciò sulla scia del padre che era stato presidente della sezione socialista nell’allora Comune di Avegno oltre che sindaco del Comune stesso. Così nel ricordo di Natascia Caccia, già municipale e referente a Cadenazzo: “Un amico ed un uomo che ha vissuto la politica con passione vera, con il cuore sempre rivolto agli altri (…); una presenza luminosa, capace di portare umanità anche nei momenti più duri, di ricordarci sempre” quale fosse il motivo in forza del quale “avevamo scelto di impegnarci”.

A fine ottobre di sei anni or sono, Giuliano Castellani e la moglie Mariangela erano stati colpiti da una tragedia: in un frontale sulla Bundesstrasse 180 nei pressi di Tösens (Austria, Land Tirolo, Distretto di Landeck) era deceduta la figlia Giuliana, 40 anni, da un quarto di secolo sulle scene come cantante d’opera avendo esordito solo 15enne al “Palacongressi” di Lugano, celebre mezzosoprano diplomata anche in pianoforte e brillante interprete soprattutto in ruoli da Giacomo Puccini e da Gioacchino Rossini, tra l’altro nota per l’aver sconfitto un tumore al seno ed essere diventata “testimonial” delle battaglie a sostegno della prevenzione.