Home CRONACA A margine / Nasce “La domenica”. 100 anni dopo… “La domenica”

A margine / Nasce “La domenica”. 100 anni dopo… “La domenica”

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Si saranno sorpresi, i fedeli cattolici ticinesi, nel sentire che solo da oggi ovvero domenica 29 agosto, e per ogni domenica, in gratuita disponibilità c’è “La domenica”; perché “La domenica”, ogni domenica, direttamente per ogni domenica ed in pari gratuita disponibilità essi hanno infatti trovato e continuano a trovare da tempi lontani. “La domenica”, prima di quella ora edita dal gruppo “Corriere del Ticino” ed offerto in cassette di color rosso, è infatti il foglio che accompagna la liturgia eucaristica sotto egida dell’ora “Gruppo editoriale san Paolo” e nel quale, oltre alle letture del giorno, alle antifone, agli inni, ai salmi ed alle orazioni, viene proposta ogni settimana una prolusione-riflessione su tema specifico, una preghiera, un calendario con spunti per approfondimenti quotidiani e magari una rubrica o un cenno storico; piaccia o non piaccia, un degnissimo prodotto editoriale con le caratteristiche della periodicità e dell’avere un direttore responsabile.

Notevole, chi voglia constatarla, è proprio l’odierna rilevanza storica: di fatto, nel momento in cui stamane vagiva “La domenica” sorella del “Corriere del Ticino”, sui banchi delle chiese da Airolo a Chiasso veniva distribuito il numero della 22.a domenica del tempo ordinario nell’anno 2021, coincidente con i 100 anni esatti – ricorrenza fra tre giorni, mercoledì 1.o settembre – dalla prima uscita del periodico “La domenica” su impulso di don Giacomo Alberione da Fossano in provincia di Cuneo, ideatore tra l’altro della stessa casa editrice “San Paolo”, delle “Edizioni musicali paoline”, della “San Paolo film”, della rivista “Vita pastorale” dedicata ai sacerdoti e di altri periodici come “Jesus”, “Il giornalino” e soprattutto “Famiglia cristiana”. Lunga vita ad entrambi i settimanali, e di sicuro in quel di Muzzano si augurerebbero di un decimo del successo conseguito dal “fuiét dàla Mèsa” che all’inizio era stampato in 16’800 copie e adesso, sotto la guida di don Pietro Roberto Minali, viaggia attorno al milione di pezzi ogni settimana. Niente male.

Postilla da malati di memoria sulle pinzillacchere: “La domenica”, in Ticino, giunge a copertura della fascia abbandonata dal defunto “Il caffè” e nella reperibilità per l’appunto domenicale si affianca al “Mattino della domenica”. Il quale, nella prima tra le prime ipotesi, si sarebbe dovuto chiamare… “La domenica”; poi Giuliano Bignasca editore e promotore, volendo giocare sul doppio significato tra sostantivo e diminutivo d’un aggettivo, optò per il “Mattino”. Gira e rigira, domenica è sempre… domenica.