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Sigarette elettroniche, in Ticino niente più vendita ai minorenni

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Il giro del fumo è finito, la zona grigia c’era ma non ci sarà più: dalle ore 0.01 di giovedì 1.o giugno, in Ticino, le sigarette elettroniche saranno equiparate “tout court” ai tradizionali prodotti a base di tabacco e di esse sarà pertanto interdetta la vendita ai minorenni. Quanto deciso stamane a Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo è né più né meno un’applicazione di modifiche già approvate a larga maggioranza in Gran Consiglio nella seduta di lunedì 13 febbraio, in tempi di esame d’un messaggio governativo formulato a maggio 2022; il discorso vale quindi per le “e-cig” in quanto tali e per ogni prodotto affine. Non solo: sempre per analogia e risolvendosi in tal modo un’apparente disparità normativa, contestualmente scatterà anche il divieto di utilizzo in luoghi chiusi ed accessibili al pubblico.

Disparità, per l’appunto: dall’evoluzione nel commercio di referenze con liquidi contenenti nicotina o privi di nicotina era ormai emersa la necessità di adeguamenti; eliminato quindi il riferimento alla “combustione del tabacco o di altre sostanze”, ampliato lo spettro degli articoli non più vendibili ai minorenni, data sostanza all’equiparazione tra referenze; dichiarata inoltre la volontà “di sensibilizzare e di rafforzare l’adozione di un comportamento consapevole e nel rispetto degli altri”. Materia controversa, questa del “comportamento consapevole”, e così il nodo gordiano viene tagliato: “Le nuove modalità di consumo sono pubblicizzate come meno nocive e tra i fumatori esse sono spesso percepite come uno strumento utile per ridurre il consumo di tabacco o per smettere di fumare, ma mancano studi scientifici indipendenti che ne determinino la sicurezza e l’impatto sulla salute a medio e lungo termine”. Poi l’affondo: “Alcune sigarette elettroniche economiche, e disponibili in diversi colori ed aromi e che fanno particolare presa tra giovani e giovanissimi, possono contenere considerevoli dosi di nicotina sintetica, una sostanza tossica che genera rapidamente una forte dipendenza. Anche per i prodotti dichiarati come “senza nicotina” mancano certezze circa gli effetti sulla salute”, anche perché – e qui dovrebbe entrare in gioco un altro livello di controllo: soltanto ora? – stante il fatto che “non sempre sulle confezioni viene riportata in modo esauriente la composizione dei liquidi”.

Si aspettano, a questo punto, le reazioni. Ed anche un massiccio incremento nelle vendite durante il mese di maggio, per dire, in Ticino. Disco rosso, invece, oltre la frontiera: lunedì 1.o maggio, almeno per i prodotti contenenti nicotina, scatterà il divieto di vendita ai minorenni (sino ad ora il limite minimo era fissato a 16 anni).