Nessun premio alle Ladies Lugano dalla “piccola finale” della stagione 2022-2023 nell’hockey di Women’s league, partita secca per l’attribuzione dell’ultimo posto sul podio: ieri pomeriggio, di nuovo alla “Resega” di Porza dopo l’esilio forzato a Biasca nella serie di “play-off”, le bianconere hanno ceduto di misura alle Turgovia IndienLadies, 1-3 sul tabellone potendosi dire invero d’un effettivo 1-2 (ultima rete delle ospiti al 59.16, gabbia luganese sguarnita con la solita “rover” a sovrannumero). Rimaneggiate assai le ragazze guidate da Benjamin Rogger alla transenna; non per questo meno teso – sportivamente parlandosi – il clima in pista, segno dell’interesse di amendue le squadre a cogliere il risultato; ospiti avanti sino allo 0-2 (10.14 e 13.02) con Stefanie Wetli e con Simona Grascher, quest’ultima sino a qualche tempo fa meglio nota – anche a Lugano, nel cui già LadiesTeam disputò la stagione 2017-2018 – come Simona Studentova; alla prima superiorità numerica disponibile, in goal Aurora Enrica Abatangelo (14.22), e su tale equilibrio nello squilibrio si giunge alla volata finale. 95 secondi ancora sul tabellone, richiamata in panca una peraltro brillante Sofia Decristophoris; sfiorato il pareggio, quasi immediato il contrappasso da Leoni Balzer a Tamara Grascher (59.16).
Bronzo, dunque, alle Turgovia IndienLadies, e soltanto la medaglia di legno alle luganesi che così archiviano un’annata positiva nel segno della ricostruzione – sempre che di ricostruzione si sia realmente trattato – ma insoddisfacente per risultati (terza piazza nella stagione regolare, quarto posto su quattro nel “play-off”, eliminazione ai quarti di finale – per mano del Langenthal, poi… – in Coppa nazionale). Di una voce che è quasi certezza, e che qui da bottega non si rivela a causa dell’assenza di risposte a quesito preciso e ben posto, non diremo pur temendosi ed essendo legittimati a temere. Su scelte, strategie, formule e modalità di prosecuzione si aprirà ora il campo delle riflessioni; e magari, considerandosi anche il vento di novità che sta soffiando sul mondo dell’hockey femminile (trasferimenti di sede e di identità, nuove società, e così via) non è il caso di rinviare troppo a lungo questa analisi.