Una soluzione a breve per l’imminente stagione 2019, una soluzione “in pectore” per la stagione 2020 (e si dice che è “in pectore” perché come premessa saranno tenute in considerazione le esperienze acquisite), una progettualità a lungo termine. Tre piani di azione su cui nelle scorse ore i vertici della “Società navigazione Lago di Lugano”, i sindaci dei Comuni del Ceresio in pertinenza alla Provincia di Como e l’Autorità di bacino del Ceresio hanno cercato e trovato un punto sostenibile di mediazione, al di là della volontà espressa circa la “fattiva collaborazione al rilancio ed alla promozione del bacino” ed a proposito della valutazione sui provvedimenti da adottarsi “per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo”. Passi rilevanti: la delega data all’Autorità di bacino al fine di fissare un nuovo incontro in cui mettere nero su bianco gli interventi “in termini concreti ed organici”, il che forse non sarà pienamente almeno per quanto riguarda il 2019 non potendosi andare in questo caso oltre l’ordinaria amministrazione; di più, la volontà manifestata dalla dirigenza della “Società navigazione Lago di Lugano” ad “operare con tutti i Comuni del lago, e con la massima disponibilità, per sviluppare un sempre più efficace servizio di navigazione nelle varie aree lacustri”. Non nascoste le difficoltà: “Ci dobbiamo confrontare con un’organizzazione complessa delle attività”, dicono dalla Snl, in ragione delle risorse (numero di battelli disponibili) e della coincidenza tra domanda ed offerta, laddove a dettare regole sono i dati statistici.