Prima discutono, poi litigano, poi passano all’alterco con maniere più brusche. E, non si sa come, tra di loro spunta la lama di un coltello: che l’abbia in mano lui e poi essa gli venga ritorta contro, o che a brandire l’arma sia lei sin dall’inizio, sta di fatto che il filo del coltello si stampa su un braccio e su una mano dell’uomo, e affondando nelle carni causa sanguinamento abbondante e lesioni significative. Morale della vicenda, occorsa intorno alle ore 2.53 di oggi in un appartamento di via Giuseppe Lanz a Mendrisio: lui, 41enne di passaporto portoghese, soccorso da effettivi del “Servizio autoambulanza Mendrisiotto” e trasportato d’urgenza in ospedale per i trattamenti del caso; lei, 42enne svizzera di origine non precisata da fonte ufficiale, dapprima sotto interrogatorio e poi tradotta in carcere su intervento di agenti della Polcantonale. Addebiti principali: tentato omicidio (in subordine, esposizione della vita altrui a pericolo) e lesioni gravi (in subordine, lesioni semplici); quadro probatorio, tuttavia, al momento assai incerto. Sullo sfondo, per quanto è dato capire, una situazione di fragilità per entrambi i soggetti e problemi connessi con l’uso di sostanze stupefacenti. Coordinamento dell’inchiesta affidato alla procuratrice pubblica Anna Fumagalli.