Se l’Italia si sta regalando una nuova “via della Seta” nei rapporti commerciali con Pechino, Lugano una “via della Seta” – insieme con parecchie altre, in parte collaterali ed in parte congruenti – si è costruita con il tempo, e tale strada ha reso praticabile con svincoli di accesso e molteplici destinazioni. Prova provata il clima di collaborazione e di reciproca soddisfazione durante l’incontro di mercoledì 27 marzo a Palazzo civico di Lugano, dove una delegazione del Municipio (vicesindaco Michele Bertini in testa) ha accolto i rappresentanti del distretto di Shenzhen Guangming, per l’occasione nei nomi di Shunhua Zhu (presidente dell’“Associazione industria orologiera” di Shenzhen), Jingwen Yang (presidente dell’“Istituto smart wearable” di Shenzhen) e Yingbo Zhao (funzionaria titolare dell’“Invest Shenzhen” per l’Europa). Confermato l’interesse degli ospiti per garantire a Lugano – valga il senso dei colloqui avuti con Chiara Crivelli, responsabile del “desk” internazionale alla Camera di commercio del Canton Ticino, e con Mirko Audemars, in rappresentanza dell’identità industriale ticinese – una priorità quale piattaforma di scambio commerciale. Di interesse reciproco, inoltre, la valorizzazione del lavoro che viene svolto in seno alla “Silk link Ticino”, associazione senza scopi di lucro attiva dallo scorso anno e finalizzata alla promozione degli scambi commerciali bilaterali, culturali, educativi e tecnologici tra Svizzera e Cina. In immagine, i delegati cinesi durante la fase di accoglienza a Palazzo civico in Lugano.