(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18,23) Di nuovo i finanziari (“Credit Suisse group Ag”, meno 2.57 per cento dopo sbandata sino ad aver perso circa il cinque per cento; “Ubs group Ag”, meno 1.51) a gravare sul listino primario della Borsa di Zurigo in seduta descritta da linea tendenziale votatasi al costante peggioramento, di fatto nell’incertezza delle imminenti decisioni dai vertici della “Federal reserve” statunitense e con “Swiss market index” attestato infine sugli 11’109.33 punti (meno 0.76 per cento). In retrovia anche “Lonza group Ag” e “Givaudan Sa”, meno 3.47 e meno 2.34 per cento rispettivamente; cifra verde di fatto sostenuta dai soli titoli “Swisscom Ag”, “Compagnie financière Richemont Sa” e “Nestlé Sa”, con progressi fra l’1.30 e lo 0.25 per cento. Nulla di emozionante dall’allargato. Così sulle altre piazze europee: Dax-40 a Francoforte, meno 0.72; Ftse-Mib a Milano, meno 1.15; Ftse-100 a Londra, meno 0.61; Cac-40 a Parigi, meno 0.14; Ibex-35 a Madrid, meno 0.46. Flessioni nette a New York, con perdite fra lo 0.70 e l’1.55 per cento sugli indici di riferimento. Cambi: 98.74 centesimi di franco per un euro, 94.15 centesimi di franco per un dollaro Usa; in calo a circa 15’964.46 franchi il controvalore teorico del bitcoin.