(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.22) Seduta sul limite della schizofrenia, a testimonianza sia di una sconcertante fragilità dei nervi sia di una preoccupante attitudine a mal leggere le informazioni che giungono dal mondo reale, oggi nelle Borse europee: dopo mattinata e primo pomeriggio nel segno di una sostanziale stabilità ed anche con timide propensioni alla cifra verde, su tutte le piazze si è scatenata un’improvvisa tempesta, con scarti nell’ordine del due per cento nel volgere di pochi istanti, per effetto delle notizie giunte circa il tasso di inflazione ed i livelli occupazionali negli States. Notizie percepite in termini drammatici, ma che ad una prima analisi sono risultate in linea di massima conformi alle aspettative, con minimo margine di scarto, tanto da far generare un quasi immediato rimbalzo a ridosso delle posizioni già conquistate. Evidenza da Zurigo: positivo (più 0.12 per cento, dopo minimo in perdita di oltre una figura e mezzo) lo
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.22) Seduta sul limite della schizofrenia, a testimonianza sia di una sconcertante fragilità dei nervi sia di una preoccupante attitudine a mal leggere le informazioni che giungono dal mondo reale, oggi nelle Borse europee: dopo mattinata e primo pomeriggio nel segno di una sostanziale stabilità ed anche con timide propensioni alla cifra verde, su tutte le piazze si è scatenata un’improvvisa tempesta, con scarti nell’ordine del due per cento nel volgere di pochi istanti, per effetto delle notizie giunte circa il tasso di inflazione ed i livelli occupazionali negli States. Notizie percepite in termini drammatici, ma che ad una prima analisi sono risultate in linea di massima conformi alle aspettative, con minimo margine di scarto, tanto da far generare un quasi immediato rimbalzo a ridosso delle posizioni già conquistate. Evidenza da Zurigo: positivo (più 0.12 per cento, dopo minimo in perdita di oltre una figura e mezzo) lo “Swiss market index” a quota 10’227.90 punti; esplosivi i finanziari (“Ubs group Ag”
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.22) Seduta sul limite della schizofrenia, a testimonianza sia di una sconcertante fragilità dei nervi sia di una preoccupante attitudine a mal leggere le informazioni che giungono dal mondo reale, oggi nelle Borse europee: dopo mattinata e primo pomeriggio nel segno di una sostanziale stabilità ed anche con timide propensioni alla cifra verde, su tutte le piazze si è scatenata un’improvvisa tempesta, con scarti nell’ordine del due per cento nel volgere di pochi istanti, per effetto delle notizie giunte circa il tasso di inflazione ed i livelli occupazionali negli States. Notizie percepite in termini drammatici, ma che ad una prima analisi sono risultate in linea di massima conformi alle aspettative, con minimo margine di scarto, tanto da far generare un quasi immediato rimbalzo a ridosso delle posizioni già conquistate. Evidenza da Zurigo: positivo (più 0.12 per cento, dopo minimo in perdita di oltre una figura e mezzo) lo “Swiss market index” a quota 10’227.90 punti; esplosivi i finanziari (“Credit Suisse group Ag”, più 6.38 per cento; “Ubs group Ag”, più 3.47); sul fronte opposto “Givaudan Sa” (meno 1.77). Di pari passo il recupero nell’allargato. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 1.51; Ftse-Mib a Milano, più 1.56; Ftse-100 a Londra, più 0.35; Cac-40 a Parigi, più 1.04; Ibex-35 a Madrid, più 1.21. Lanciatissima New York: Nasdaq, più 2.02; “Dow Jones”, più 2.74. Cambi: 97.76 centesimi di franco per un euro, 99.79 centesimi di franco per un dollaro Usa; in ripresa sopra la linea dei 19’000 franchi (19’136.07) il controvalore teorico del bitcoin.