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Hockey Nl / Ambrì, impresa a Berna. Magari non serve, o magari boh

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Adesso tutti a dire: ah, se l’Ambrì avesse giocato sempre come in queste ultime due partite. Si osserva: se ciò fosse accaduto, i biancoblù nemmeno avrebbero avuto un’autorizzazione a giocare nella massima serie hockeystica di Elvezia e sarebbero semmai stati pagati per rimanere a casa. Il pensiero a codest’ora è invece: messi via sei punti in 120 minuti, ridotto a sei lunghezze il divario dal Berna sconfitto e meglio travolto stasera a domicilio, sarà una bella delusione per i leventinesi se non riusciranno a raggiungere ed a superare gli “Orsi” medesimi per il 10.o posto a fine stagione regolare. Operazione, questa, che si sintetizza nei seguenti termini: da qui alla fine, con 50 turni disputati, il Berna può raccogliere da zero a sei punti; da qui alla fine, con 49 turni disputati, l’AmbrìPiotta può collezionare da zero a nove punti; in ogni caso, il destino non è nelle mani degli uomini di Luca Cereda. Essendosi qui dati ieri i biancoblù per spacciati al netto della vittoria per 2-1 sul FriborgoGottéron, spiacevolmente si conferma che quanto occorso oggi – ed occhio: il Berna è stato messo sotto in modo stupefacente, persino brutale, 5-1 il punteggio e 34 contro 19 i tiri, da imbarazzo scrotalgesico le prime due frazioni dei padroni di casa – non sposta granché gli equilibri e non modifica i disequilibri. Per la corsa al pre-“play-off”, fatti salvi altri ed auspicabilissimi episodi diarroici su segmenti terminali normalmente pertinenti a funzioni prensili, il Berna resta in sostanza strafavorito (due impegni, entrambi in casa, Zsc Lions e Losanna gli avversari) sull’AmbrìPiotta (BielBienne a domicilio, FriborgoGottéron in trasferta e RapperswilJona Lakers di nuovo a domicilio); poi ciascuno scelga da quale parte stare, per il cuore tutti – magari anche tra i filosbroja – di qua, con il raziocinio boh.

E andiamo alla cronaca per esaltare Inti Pestoni primariamente, un goal e due assist, ma anche per porci un sano interrogativo sulla Weltanschauung di Johan Lundskog allenatore del Berna: visione da ottimista con paturnie o, in alternativa, da candidato al secondo piano del “Santa Croce” su su ad Orselina. Tipo: sotto 1-3 a tre minuti e mezzo dalla fine, in situazione non perfettamente favorevole quale potrebb’essere un “power-play” già organizzato o un pieno controllo del disco dietro alla gabbia avversaria, richiamo del portiere per far posto al sesto uomo di movimento, passano otto secondi e non solo Dominic Zwerger segna (4-1, 56.47) facendo fremere Luca Cereda allenatore (nella foto), ma il citato Inti Pestoni fa anche in tempo a servire un suggerimento al bacio. E poi? E poi, sotto di tre in un confronto in cui bisognerebbe almeno tentare di risalire, noi ce la giocheremmo alla baionetta, persa per persa, a costo di tenere la difesa disassata come facevano gli Edmonton Oilers ad inizio Anni ’80, dentro il “rover” appena dopo l’ingaggio di ripresa, massima pesantezza offensiva ed anzi in pista tutti i chilogrammi di cui si possa far uso, persa per persa che sia; Johan Lundskog no, al 56.47 il portiere – che è Philip Wüthrich – viene reimmesso in ruolo e dalla gabbia si sposterà solo in una circostanza, cioè quando Inti Pestoni gli piazzerà alle spalle un puckettino irrisorio, minuto 58.56, assist di Giacomo Dal Pian e di Dominic Zwerger. Grazie Danke merci grazia, ma veniamo da un’altra scuola e non siamo propriamente convinti di trovarci nel torto.

Su quel che sta nel precedente si va alla veloce, non per mancanza di rispetto ma in funzione del mero esito già descritto: Berna imbelle, Berna punito da Dario Bürgler (10.13) alla prima superiorità numerica; nonostante l’esigenza di ancorarsi a soli tre stranieri (a proposito, manco si è fatto in tempo a dare il benvenuto a Cory Conacher ed ecco che l’attaccante si è rotto malamente), facile 2-0 in avvio di frazione centrale (24.10) con André Heim; apertura di terzo periodo, 3-0 da Elias Bianchi con il contributo di Noele Trisconi (41.36). Segno bernese con Joshua Fahrni (43.17), nulla di che. E, difatti, i tre punti andranno verso sud. Con quale beneficio reale, ahinoi, si teme di sapere. Nell’altro incontro della serata, agevole 4-1 del ServetteGinevra sull’Ajoie con Richard Tanner ed Henrik Tömmernes autori di un goal e di un assist tra i padroni di casa; per i giurassiani, apprezzabile assist di Colin Fontana, 25enne difensore fresco di arrivo in prestito dai BiascaTicino Rockets e che ha ritrovato la massima serie dopo quasi cinque anni dall’ultima presenza (era in maglia Lugano) firmando il primo punto in carriera a questo livello.

La classifica per media-punti – FriborgoGottéron 2.000 punti; Zugo 1.960; RapperswilJona Lakers, Zsc Lions 1.857; BielBienne 1.708; Davos 1.673; Losanna 1.667; ServetteGinevra 1.660; Lugano 1.469; Berna 1.260; AmbrìPiotta 1.163; Scl Tigers 0.745; Ajoie 0.469.