Forse i suoi tempi migliori sono passati, ma è pur sempre un bel soggettino che alla causa dell’AmbrìPiotta potrebbe dare ancora qualche contributo. Da oggi e sino a fine stagione l’attaccante Cory Conacher, dispiegabile all’ala o al centro secondo esigenze, sarà in quota dei leventinesi quale prestito dal Berna, dove con buona probabilità contano di far uso di risorse diverse per puntare agli obiettivi minimi di un’annata agonistica invero grigiotta. Canadese da Burlington nell’Ontario, ramo paterno in radici scozzesi dagli O’ Conachor e giri di parentela hockeystica da far paura (fratello Shane visto nelle leghe minori dei “pro”, sorella Jaclyn già ottima titolare con le Brock Badgers a livello universitario, ascendenti semidiretti i vari Charlie, Lionel e Roy che fecero faville sin da più d’or è un secolo), il neobiancoblù viaggia appena oltre i 32 anni anagrafici (li ha compiuti a metà dicembre) e porta con sé rapidità e talento articolati su 173 centimetri per 82 chilogrammi; stazza con cui si fa fatica, nel caso si intenda sopravvivere in àmbiti quali la Nhl che invece Cory Conacher frequentò tra il 2012 ed il 2020, con una pausa secca nella stagione 2015-2016 quando ci scappò il titolo svizzero con la maglia del Berna (sempre tra gli “Orsi”, nel 2020-2021, la Coppa Svizzera).
Oh, sì, quasi sempre con un pezzo di contratto al piano superiore e tanto tempo tra Ahl ed Echl, ma non è un male: tutta esperienza, tante città viste, e poi chi esca dal percorso universitario al Canisius college di Buffalo, nello Stato di New York, sa di doversi ispirare alla figura di san Pietro Canisio che mezzo millennio fa fu buon pellegrino in Europa; nel personalissimo “Baedeker” trovansi allora Tampa Bay Lightning, Ottawa Senators, Buffalo Sabres, New York Islanders e di nuovo Tampa Bay Lightning per 31 goal e 47 assist in 203 incontri di Nhl; Rochester Americans, Milwaukee Admirals, Norfolk Admirals, Syracuse Crunch, Bridgeport Sound Tigers, Utica Comets e di nuovo Syracuse Crunch nella Ahl per 147 goal e 238 assist in 428 partite (una “Calder cup”, cioè titolo, nel 2011-2012 con i Norfolk Admirals); a complemento, Cincinnati Cyclones nella Echl, qui cinque goal e due assist in tre incontri.
Parametro svizzero, 147 presenze con 60 goal più 63 assist; certo, quest’anno la media di produzione si è abbassata, 13 più sette in 36 partite. Non più cifre da prima scelta, mentre il costo del contratto – peraltro già frutto di un ribasso concordato l’anno scorso, giusto in questi tempi – era rimasto sul gobbo. Come le casse dell’AmbrìPiotta possano sopportare questo aggravio, mah.