Non sarà l’obiettivo del millennio, ma non è nemmeno il peggio per cui ci si possa battere; per di più, alla proprietà della squadra la cosa interessa assaissimo, e quindi ben venga. Ben venga l’odierna qualificazione del Lugano alle semifinali della Coppa Svizzera di calcio, espugnato lo stadio del Thun con un 4-3 meno problematico rispetto a quanto il risultato sembri raccontare, e ci sia risparmiata la litania dell’“Era ovvio, era inevitabile” perché di scontato, nell’edizione 2021-2022 di questo torneo, c’è poco o nulla, vedasi il caso dell’Yverdon che nei 16.i di finale, a metà settembre, stese per 3-0 un paricategoria qual è il Wil, e negli ottavi di finale, sul decadere di ottobre, mandò a casa (ai rigori, 13-12) lo Zurigo che corre nei quartieri alti della massima serie, e l’altr’ieri un altro plotone del piano superiore e che si chiama Losanna, in tal caso 1-0 e saluti a casa.
Insomma, non è che il quartetto rimasto in lizza sia quanto il calcio elvetico esprima al suo picco, ma va bene ed anzi benissimo così: lo spirito della Coppa Svizzera, in qualche modo, resta integro e salvo. Partita a viso aperto, quella di Thun, ed interpretata sostanzialmente come era da farsi: vai avanti, poi lasci che siano gli avversari a dannarsi l’anima. Traduzione: 12.o, 1-0 (ancora Maren Hailé-Selassié, fresco di goal anche in campionato); 14.o, 2-0 (Yuri Antonio Costa Da Silva); rispondono Nicola Sutter (32.o) e Pius Dorn (50.o), tutto da ricostruirsi ed ecco che gli uomini di Mattia Croci-Torti, ogni tanto proprio bravi nel disfare la tela, a guisa di epigoni di Penelope si rimettono a sciorinare palloneria per un nuovo doppio vantaggio (73.o, Jonathan Maximiliano Sabbatini; 80.o, Sandi Lovric); sarà un “ex” che rimane nel cuore dei frequentatori di Cornaredo, al secolo Alexander Gerndt, a riaprire uno spiraglio per i bernesi (84.o, rigore trasformato) riportando i bernesi a distanza di una lunghezza. 4-3, e 4-3 sarà, e di questo si deve gioire e questo bisogna anche dimenticare alla svelta: in semifinale il Lugano se la vedrà con il Lucerna, ieri dominatore (5-0) a Bienne, mentre sull’altro lato del tabellone all’Yverdon renderà visita un San Gallo faticosamente emerso (2-1) sull’EtoileCarouge militante in Prima lega. Data prossima, mercoledì 20 aprile con Lugano-Lucerna e Yverdon-San Gallo. Lo si riconosca: opportunità grandiosa, congiunzione astrale da prodigio.