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Olimpiadi invernali / Sci, gigante femminile: Lara Gut strappa un bronzo

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In giornata di Olimpiadi invernali che potrebbe rivelarsi trionfale per i colori rossocrociati (pronti via, oro nella discesa libera per Beat Feuz da Schangnau), il Ticino va a medaglia in una fra le discipline più dure, lo slalom gigante femminile: di Lara Gut coniugata Behrami, stamane, il bronzo sulla pista dell’“Ice river” di Yanqing, podio strameritato pur in condizioni-quadro di lieve favore dopo che nel corso della prima “manche” erano state eliminate l’italiana Marta Bassino e soprattutto la statunitense Mikaela Shiffrin, entrambe atlete da podio potenziale. Il successo è stato appannaggio della svedese Sara Hector, una formidabile costante nell’annata agonistica 2021-2022 come attestano il quinto posto nella classifica generale di sci alpino ed il primato assoluto nel gigante oltre ad un quinto posto nel parallelo: cronometro fermato sull’1.55.69, 28 centesimi meglio di una sorprendente Federica Brignone che era giunta terza nella specialità, vero, nel 2018 a Pyeongchang in Corea del Sud, ma sembrava in condizioni tutt’altro che idonee per poter puntare a qualcosa di più del diploma olimpico. Poi l’incerto che diventa realtà: alla prima prova necessariamente “controllata”, Lara Gut – che, lo si ricordi, due mesi or sono come oggi annunciava di essere positiva al Covid-19 e di soffrire gravemente persino nella respirazione ordinaria – ha opposto una seconda “manche” da urlo ed in magistrale rimonta; al computo, ritardo contenuto a 72 centesimi e terzo posto. Metallo dalla nobiltà assoluta, il bronzo, checché si dica, e che si aggiungerà in bacheca ad un gemello: sul podio Lara Gut era finita anche alle Olimpiadi invernali di Sochi, nel 2014 ossia otto anni or sono meno una settimana, non nel gigante ma nella discesa libera; a rigor di numero di medaglie in carriera da “adulta”, peraltro, la 31enne ticinese giunge alla doppia cifra (due ori, tre argenti e tre bronzi ai Mondiali).