(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.24) Partenza in sbandata fuori controllo, poi parvenza di rientro verso il centro della carreggiata, in ultimo cedimento rimarcato per il listino primario della Borsa di Zurigo che, al pari delle altre piazze europee tra l’altro prive di un parametro utile oltre l’Atlantico (ieri New York rimase chiusa per il “Giorno del ringraziamento”, oggi sta lavorando – in affanno – per sola mezza giornata causa “Black friday”), è stato investito da raffiche di notizie preoccupanti sul fronte coronavirale trovandosi nel contempo poco gratificato da singoli spunti indigeni. Sullo “Swiss market index”, finale a quota 12’199.21 punti (meno 2.01 per cento); “Lonza group Ag” (più 3.10 per cento) e “Logitech Sa” (più 4.02) i battistrada; sotto fuoco nemico sia il finanziario (“Ubs group Ag”, meno 5.79) sia il comparto lusso (“Compagnie financière Richemont Sa”, meno 5.12). Nell’allargato, bel rilancio per “Zur Rose group Ag” (più 8.61); imbarcata per “Dufry Ag” (meno 12.03). Dalle altre sedi: Dax-30 a Francoforte, meno 4.15; Ftse-Mib a Milano, meno 4.60; Ftse-100 a Londra, meno 3.64; Cac-40 a Parigi, meno 4.75; Ibex-35 a Madrid, meno 4.96. In apnea New York: “Dow Jones”, meno 2.58; S&P-500, meno 2.00; Nasdaq, meno 2.02 (con lodevole eccezione nel comparto biotech, più 0.22). Altro minimo da sei anni a questa parte per l’euro contro il franco svizzero, bastando ora 104.36 centesimi di franco per un euro; 92.39 centesimi di franco per un dollaro Usa; in calo il bitcoin, ora sui 50’483.30 franchi per unità.