Ben noto anche in Ticino, avendo esposto a Locarno – gli ambienti, quelli della mitologica “Galleria Marino” – sin dagli esordi professionali nella prima parte degli Anni ’60, lo scultore Carlo Manini, venuto a mancare oggi a Verbania (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) all’età di 84 anni e tre mesi. Già docente in un istituto di “design”, poi artigiano-artista, verbanese a tutto tondo in quanto nato a Pallanza ed interprete in chiave moderna dell’arte degli scalpellini, Carlo Manini aveva conquistato fama e notorietà tra Italia, Svizzera, Germania e Francia ed era rimasto attivo sino a tempi recentissimi, prima che una malattia ne minasse il fisico. Nel 2020 l’ultima esperienza diretta, con presenze nell’esposizione “Benvenuta Italia” a Francoforte; tra le tappe in Ticino restano memorabili alcuni passaggi allo “Studio abitare” di Bellinzona (1975), all’“Esposizione nazionale di scultura all’aperto” nel Gambarogno (1990) ed alla “Galleria Poma” di Lugano (1999) oltre che, quasi da abbonato, alla “Galleria Job” di Bellinzona quartiere Giubiasco (a cinque riprese tra il 2005 ed il 2019). Venerdì mattina, a Verbania frazione Pallanza, il congedo con breve cerimonia.