Home CRONACA Meno nuovi contagi, ma per “Coronavirus” si finisce ancora in cure intense

Meno nuovi contagi, ma per “Coronavirus” si finisce ancora in cure intense

367
0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.21) In chiaroscuro il fine-settimana, se bisogna dar retta alle statistiche diffuse stamane, sul versante della lotta al “Coronavirus” su suolo cantonale. Nettamente inferiore alla media dell’ultima settimana, ed in generale del periodo considerandosi in blocco la quarta ondata pandemica (“terminus a quo”: giovedì 29 luglio), il numero dei nuovi contagiati: 65 nell’arco di tre giorni a scadere sull’alba di oggi, meno di 22 il giorno, per effettivi 1’722 casi in sezione temporale ovvero 35’503 dalla prima conclamazione di una positività (terza decade del febbraio 2020); a fare da contraltare, pur stante l’invariato per quanto concerne le vittime (999), è l’entità dei ricoverati in reparti di terapia, nove i degenti su un totale di 27 ospiti di strutture nosocomiali. In dilatazione, e la cosa non può non preoccupare, il raggio dell’unico focolaio riscontrato la scorsa settimana all’interno del sistema delle residenze per anziani: a “Casa Serena” di Lugano, quartiere Molino Nuovo, 12 erano i contagiati a venerdì scorso e 17 sono invece oggi, non è noto se sempre all’interno del medesimo reparto protetto; al momento non risulta essere stata formulata alcuna richiesta di ricovero. Stato dell’arte nella campagna vaccinale (aggiornamento ultimo ad oggi, come da informativa delle ore 14.00): 197’347 soggetti a fine percorso (doppia dose), copertura pari al 56.1 per cento degli aventi diritto; 419’076 dosi somministrate, ergo poco più di 24’000 persone in lista per la seconda dose. In immagine, “Casa Serena” a Lugano, luogo dell’ultimo focolaio nel sistema delle residenze per anziani.