Per 7-1 aveva vinto l’AmbrìPiotta, quattro giorni addietro, contro lo stesso avversario e sullo stesso ghiaccio; qualcosa di più ha voluto allora dimostrare il Lugano, impostosi oggi a Biasca sui BiascaTicino Rockets – ed era l’esordio, una “prima” per Chris McSorley neoallenatore – con il punteggio di 8-1. Amichevole hockeystica con i consueti connotati: massima serie contro cadetteria il livello; squadra già omogenea da una parte, anche se con molti giovani in rotazione al posto di titolari quali Alessandro Chiesa e Julian Walker, e gruppo in rodaggio (ma diciamo meglio: tanti esperimenti con potenziali soluzioni di domani) dall’altra; 0-3, 1-3, 0-2 i parziali, ed anche qui quasi una fotocopia dell’andamento della gara precedente ossia 0-3, 1-2, 0-2. La successione delle reti: 13.10, Evan Tschumi, 0-1; 17.57, Mikkel Boedker, 0-2; 19.14, Raphael Herburger, 0-3; 21.43, Santeri Alatalo, 0-4; 28.25, Gianluca Barbei, 1-4; 34.30, Daniel Carr, 1-5; 36.46, Raphael Herburger, 1-6; 52.13, Romain Loeffel, 1-7; 55.52, Alessio Bertaggia, 1-8. “Test” portato a casa, ma nulla ancora che permetta di comprendere, “in primis”, quanto e come sapranno incidere gli stranieri in casa Lugano; si permetta, al netto di tutto, almeno un dubbio, ed anzi un paio.