Ajoie in paradiso, Kloten all’inferno. Nel senso: giurassiani campioni della Swiss league di hockey 2020-2021, in trionfale esperienza delle finali di “play-off”, con serie chiusa stasera sul 4-2 grazie a Mathias Joggi autore del 5-4 dopo 11.17 del supplementare; e zurighesi disillusi, delusi, abbattuti al momento di raccogliere i frutti di una lunga corsa culminata nel primo posto (sì, di fatto a pari merito con lo stesso Ajoie, ma con vantaggio del fattore-pista nella finale che da eventuale divenne realtà). Di mezzo anche la promozione alla massima serie: che per il Kloten era questione vitale, per l’Ajoie forse no ma il salto di categoria, nell’occasione, era stato preso in considerazione ed accettato; ed ora si tratta di capire se nessuno si metterà di traverso, magari accampando la “vexata quaestio” dell’essere la contabilitâ dei giurassiani assai più modesta rispetto a quella della media delle altre prime squadre, argomento improponibile in un contesto nel quale non esiste un “salary cap” e non esiste nemmeno un reale controllo – né si capisce chi potrebbe esercitarlo – sulle finanze societarie. Per ora ci si contenti di dire che l’Ajoie vince, ed è in National league con merito, tra l’altro raccogliendo tanta simpatia da un lato all’altro della Svizzera; e che stasera, pur in debito di ossigeno, gli uomini di Gary Sheehan si dimostrano vivi e doverosamente spietati, portando a casa il risultato.
Cronaca. Dell’essere questa la classica battaglia senza quartiere, tutta sul filo del talento e dei nervi, si ha certezza sin dai primi scambi: Kloten avanti dopo 77 secondi (a bersaglio Nicholas Steiner, primo goal nella stagione corrente dopo 56 incontri con bottino di soli 12 assist), situazione ribaltata fra l’8.24 (Thibault Froissard) ed il 9.48 (Philip-Michael Devos con il contributo di Jonathan Hazen; sono i due stranieri di cui, proprio all’inizio della serie finale del “play-off”, era stato ventilato un futuro ingaggio al Kloten nel caso di promozione degli zurighesi). Ajoie nel crivello sulla fase ascendente del periodo centrale: “power-play” per la conversione di Andri Spiller (21.34), indi sorpasso per la firma di Niki Altorfer (23.58), strappo sino al 2-4 sul rigore che Robin Figren piazza a gabbia dopo fallo di Anthony Rouiller (28.17); subitanea reazione dei giurassiani, prima fa tutto da sé Philip-Michael Devos (29.38) a definizione individuale di una superiorità numerica, poi Jonathan Hazen a chiudere un dialogo con Jordane Hauert e Philip-Michael Devos una volta ancora (32.59). 4-4 ancora all’ultima pausa, sul piatto il Kloten mette per ora 23 tiri contro 18. Massima prudenza di entrambe le squadre sull’avvio dell’ultimo periodo, e sul piede dell’equilibrio se ne vanno i primi 16 minuti e più, di fatto con i soli segni di due penalità minori per parte; sempre più pressanti gli zurighesi, che infilano un 13-5 nelle conclusioni sui 20 minuti, totale 23 per l’Ajoie e 36 per il Kloten, ma nulla muta. Supplementare, ed è il tempo della paura: i padroni di casa sembrano alle corde, bloccano le sfuriate zurighesi ma non trovano modo di impensierire Dominic Nyffeler sull’altro fronte. Sette saranno le conclusioni degli ospiti prima che l’Ajoie ci provi: calata, disco dietro alla gabbia, uscita su un lato non protetto, e spunta un 35enne che si chiama Mathias Joggi, forse all’827.a partita in una Lega nazionale, già campione svizzero con il Davos, già per due volte vincitore della cadetteria ma con il BielBienne, per il primo suo goal nella “post-season”. Primo ed incredibile, così come incredibile per potenza è l’urlo che si leva dal ghiaccio di Porrentruy.
Quel che sarà sarà, da ora in poi. Ma una postilla si impone, ed è atto doveroso e d’affetto verso Giacomo Casserini da Locarno: il trionfo dell’Ajoie è anche e soprattutto merito di questo classe 1990 che, all’ottavo campionato consecutivo con i giurassiani dopo avere a lungo contribuito alle sorti dell’AmbrìPiotta, nella fase ascendente della stagione regolare stava viaggiando sui massimi storici di produttività in termini di goal, di assist e di “plus-minus”, possibile obiettivo la replica del “record” fissato nel torneo 2014-2015 per il maggior numero di punti dal bastone di un difensore. Poi, il “Coronavirus”, battaglia combattuta e vinta; poi, l’infortunio ad un ginocchio, ed il conseguente riposo forzato in tribuna. Alla ripresa dei campionati, Giacomo Casserini non sarà più nei ranghi dell’Ajoie, essendosi definito un accordo almeno annuale con il Visp ancora nella cadetteria (ed occhio, i vallesani potrebbero sorprendere); ciò non toglie che questo successo abbia, fra gli autori primari, un autentico campione di modestia e di onestà hockeystica.