Avevano in un certo modo torto quelli che a suo tempo si preoccupavano per il possibile arrivo dell’“idraulico polacco”: in misura assai maggiore essi si sarebbero dovuti mettere in allarme, a buona evidenza, del furtaiolo ungherese (ma potrebbe venire da qualunque altro luogo, furtaiolo è e furtaiolo resta), e magari anche di più qualora il soggetto sia diventato stanziale. Un 35enne magiaro, residenza nel Luganese, è stato infatti tratto in arresto ieri su intervento di agenti della Polcantonale e dopo meticolosa attività di indagine partita dalla recente sparizione, in località del Bellinzonese, di una bicicletta di alta gamma: dagli accertamenti è emersa la responsabilità dell’uomo sia in questo sia in altri furti dello stesso genere e, tra l’altro, ad ampio raggio nel Cantone. Nel corso di una serie di perquisizioni è stato possibile il recupero di cinque biciclette sicuramente provento di attività da manolesta; individuato e posto temporaneamente in sicurezza altro materiale che, toh, già nella nota-stampa diffusa oggi viene indicata come “probabile refurtiva”. Inchiesta nelle mani di Arturo Garzoni, capoprocuratore pubblico.