Home CRONACA Sesso a pagamento sotto sfruttatori rumeni: due arresti nel Luganese

Sesso a pagamento sotto sfruttatori rumeni: due arresti nel Luganese

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L’attività di prostituzione in appartamento, volendosi essere rigorosi secondo norme di igiene e di profilassi in materia coronavirale, sul territorio cantonale sarebbe anche vietata, da qualche tempo ed a tutt’oggi. Ma è il meno, nella questione, dal punto di vista giuridico; sempre e sempre è infatti oltre la soglia dell’accettabile – e ben dentro il terreno del punibile – lo sfruttamento. E per sospetto sfruttamento della prostituzione – un vasto “giro” orchestrato con riscossione sistematica del denaro proveniente dalle prestazioni sessuali altrui – sono freschi di arresto e di incarcerazione un 31enne rumeno ed un 32enne suo connazionale, entrambi finiti nella rete della Polcantonale, il Luganese quale fulcro del “racket”. I due uomini, entrambi formalmente residenti nel Paese di origine, sono stati bloccati mercoledì scorso; dell’arresto, cui hanno contribuito agenti della Polcom Lugano, viene data notizia ora ad avvenuta conferma della restrizione della libertà individuale da parte del giudice dei provvedimenti coercitivi. Ipotesi primaria di reato: promovimento della prostituzione. “Dossier” nelle mani del procuratore pubblico Moreno Capella.