(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.10) Prima che qualcuno urli alla seconda ondata (prima? Già lette parole in tal senso, magari e senza magari via “social”, e da voci cui si chiede autorevolezza anche nel saper tacere…), questa non è la seconda ondata, ripetiamo, questa non è la seconda ondata; se non vi fidate della parola dei cronisti, che da quattro mesi stanno in campo giorno dopo giorno ed hanno almeno cercato di liofilizzare ordini contrordini pareri opinioni verità rivelate glosse pandette e di tradurre in materia intelligibile anche i “Vedremo”, i “Dipende”, i “Bisogna aspettare” e soprattutto le contraddizioni fra quel che Tizio diceva ieri e quel che Tizio dice oggi, date retta al parere ultio di Giorgio Merlani medico cantonale. Non è la seconda ondata ma non è nemmeno un’esercitazione: nel senso che tra ieri e l’alba di oggi, in Ticino, sono emersi sette nuovi contagi da “Coronavirus”, sicché il computo sale a 3’341 unità, e si rimane ampiamente nello spettro del modello matematico che qui avevamo elaborato e proposto tre mesi addietro, ossia un decesso ogni 1’000 abitanti ed un caso ogni 100; sempre 350 i decessi, saliti a 915 i dimessi da strutture ospedaliere. L’incremento nel numero dei casi (12 nel volgere di 48 ore) è innegabile, ma puntualmente da ricondursi a situazioni topiche – cioè a luoghi e ad eventi specifici – e, come tale, sia gestibile sia riconoscibile per potenzialità di espansione.
Esempio ed emblema è quanto avvenuto al “Woodstock pub” di Bellinzona, dove dalla rilevata presenza di un infetto, e pur tra mille difficoltà, sono stati tracciati e posti in quarantena ben 323 soggetti (ancora 35, ad inizio pomeriggio, quelli con i quali non è stato possibile il contatto telefonico). Due in sostanza i focolai, entrambi legati a feste tra studenti; altre 24 le persone poste in quarantena per i contatti stretti avuti con quattro dei neocontagiati. Per numero di confinamenti imposti, Ticino al secondo posto – sullo stesso gradino del Canton Soletta, 363 confinati – alle spalle del Canton Zurigo. In ultimo, il ragguaglio allargato: valendo quanto riferito sul bollettino quotidiano dell’Ufficio federale sanità pubblica, 32’101 i contagiati tra Svizzera e Liechtenstein, con incidenza pari a 0.374 casi ogni 1’000 residenti, e lieve è l’incremento nel numero dei ricoverati (quattro in più); fermo a quota 1’686 il totale dei deceduti, tuttavia computato a circa 300 unità in meno rispetto alla rilevazione dei compilatori del portale www.corona-data.ch.