D’acchito, problema di prezzo: se 280 grammi costano un franco e 35, impossibile che il prezzo “unitario” per 100 grammi stia a 90 centesimi; ma poi si arriva a capire, i 280 grammi sono da intendersi in quanto prodotto confezionato e dunque la mozzarella con il latticello; da ciò si arriva a dedurre che il prodotto “effettivo”, quello post-sgocciolamento, pesa circa la metà, 150 grammi effettivi. Si nota: il cartellino è ad ogni modo tutt’altro che perfetto, quantomeno per quello a cui esso serve e cioè ad informare correttamente il cliente. Ma da disastro è poi la descrizione: nemmeno la concordanza tra referenza (necessariamente al femminile, non si è mai dato il “mozzarello” a men che trattisi di Giovanni Mozzarello che con sue liriche riempiva i momenti vuoti nella giornata di papa Leone X, e si parla d’or è mezzo millennio) ed aggettivo, nemmeno. O che sia questa un’altra tappa della “neutralizzazione linguistica” in corso sulla fiiera della distribuzione moderna in Ticino?