Home CRONACA Filo di nota / Contagio covidiano sui prezzi, qui caschi… male

Filo di nota / Contagio covidiano sui prezzi, qui caschi… male

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Trova eco anche in sede istituzionale, ad esempio con un’interrogazione presentata dal consigliere comunale Ugo Cancelli (Plr; è tra l’altro l’ideatore della benemerita “Besso pulita”), quanto raccontato una settimana fa dal “Giornale del Ticino” (https://giornale.jcloud.ik-server.com/colpo-di-stiletto-ti-conosco-mascherina-e-il-costo-ricadde-sulla-cliente). Succede infatti che, dovendosi adottare provvedimenti in maggior salvaguardia della salute pubblica e di quella individuale, in più d’un salone da parrucchiere e da parrucchiera il o la cliente sia ora obbligato a pagare un “surplus” per mascherina, guanti, disinfettante ed eventuale cuffietta, il tutto a colpi d’un franco il pezzo sicché al prezzo della prestazione si aggiungono anche cinque franchi in solo materiale monouso. Una cosa, meglio del cronista, fa il consigliere comunale Ugo Cancelli: egli trova infatti la definizione per tale comportamento. Testuale: “Si tratta di un “pizzo” inaccettabile”, dal momento che i provvedimenti imposti sono obbligatori (in base agli “standard” minimi dati dai responsabili dell’Ufficio federale sanità pubblica) e che “in nessun caso essi sarebbero da riversarsi sul cliente”. Un caso che, peraltro, sta facendo scuola: dalla progressiva riduzione del rischio epidemico coronavirale sembra infatti che stia derivando altro genere di contagio. Quello degli aumenti generalizzati dei prezzi, con una comoda scusa e, per così dire, con… singolari margini operativi accessori.