Stranissima e financo stranerrima (la forzatura superlativale è congrua al mero orientamento di quanto intercorso) fu la piega presa oggi dal dibattito granconsiliare in merito ai conti della “BancaStato” nell’anno 2018, conti da approvarsi e che in tal senso scontato procedettero verso l’esito positivo: nel limite d’una manciata di secondi, e costellata da accenti trionfalmente positivi – e magari su questo sarebbe stato utile qualche “distinguo” – circa numeri e beneficio per il Cantone in annata invero non facile per alcuno, fu infatti e d’acchito la valutazione espressa dal pipidino Maurizio Agustoni, professione avvocato, relatore sul messaggio governativo; poi, articolatissima dissertazione circa la presenza femminile nei vertici e nei quadri ed alle dipendenze della banca medesima, persino con raffronto (documentato, sia pure con indagine ridotta al solo Mendrisiotto che è area di pertinenza territoriale del precitato) sull’incidenza dell’altra metà del cielo nella politica comunale. S’ebbe quasi la sensazione di un “excursus” fuori tema, ma tac, ecco la sorpresa: sùbito dopo, all’ambone, Natalia Ferrara in quota Plr ma parimenti “momò”, parimenti avvocata e parimenti… dissertante sul medesimo tema della rappresentatività di genere. Delle due l’una: o Maurizio Agustoni ha spie nel campo lib-rad ed ha giocato d’anticipo, o i due s’erano messi d’accordo… Per inciso, con qualche ragione.