Alex Formenton avrà magari la testa che vaga verso lande d’Oltreatlantico, spirando fra cinque giorni il periodo di divieto contrattuale imposto a lui – ed agli altri ex-indagati (poi prosciolti) nella nota vicenda giudiziaria – per una firma con qualche organizzazione della Nhl, e non a caso nella stanza dei bottoni degli Ottawa Senators si stanno lambiccando i cervelli per decidere il da farsi con i diritti sul giocatore; sarebbe buona cosa che egli, per ora almeno, mantenesse barra dritta sulle esigenze dell’AmbrìPiotta, che per effetto d’una sua penalità minore dopo 4.32 del supplementare odierno in casa degli Zsc Lions – trattavasi dell’impegno numero 27 per amendue le squadre nell’annata di National league discatoria – si trovò a nuotare controcorrente e nel giro di 20 secondi subì il 2-3 definitivo, sicché due punti ormai strameritati (42 tiri contro 31, in trasferta; dominato il ghiaccio soprattutto nel periodo centrale) si ridussero ad uno. Oddio: in tempi di arsura si accetta volentieri anche il bicchier d’acqua; per quel che i biancoblù avevano mostrato, ed in particolare ribaltando l’orrenda impressione destata tre giorni prima nell’indecorosa capitolazione (1-5 a domicilio) con i RapperswilJona Lakers, è ad ogni modo assai poco. Alex Formenton ci mise poi un carico da 11, a giochi chiusi cioè a risultato decretato, andando a buscarsi una penalità disciplinare per comportamento non vagamente irriguardoso verso gli arbitri; il demone che non è in noi suggerisce ragionamenti preoccupanti, e qui ci si ferma ché del resto, dalle parti della “NuoValascia”, le bocche della residua dirigenza rimarrebbero cucite.
Al 2-3 si giunse, per dirla tutta, con prova onorevole; caotica a tratti, ma onorevole, tenutosi conto anche del rinforzo portato contestualmente da Isacco Dotti e da André Heim al inforzare il reparto infermeria, perché è anche vera ed incontestabile una straordinaria attitudine dei biancoblù ad insistere nel compilare un “Trip advisor” dei nosocomi elvetici ingresso Pronto soccorso; conterà qualcosa, nel “bailamme” dei transiti di soggetti in panchina, anche il fresco ingaggio di Saku Martikainen chiamato a fungere da secondo allenatore. Sia come sia, 0-0 alla prima pausa e 0-0 ormai cristallizzato sul finire della seconda, quando il disco buono partì del bastone di Dominic Zwerger (39.27) e gli Zsc Lions si trovano sotto; chi abbia esperienza di ghiaccio sa quanto sia motivo di irritazione un goal preso in tale fase della partita. Mancato il raddoppio in “shorthanded” per impedimento dirimente toccato (toh) ad Alex Formenton, pareggio e sorpasso giunsero ad ogni modo, Sven Andrighetto al 48.54 e Willy Riedi (su regalone di Michal Cajkovsky) al 52.10; da Diego Kostner – e finalmente: 26.a partita in campionato, prima firma personale… – il 2-2 (57.33, assist di Daniele Grassi e di Miles Müller in un quarto blocco riqualificato come prima linea ad impiego reale medio sui 16 minuti. Poi un fallaccio non fischiato su Dominic Zwerger, indi il pasticcio descritto, con doveroso corollario di valutazioni da farsi a freddo, chi voglia non credere alle coincidenze.
I risultati – BielBienne-Kloten 3-1; Davos-Ajoie 8-0; FriborgoGottéron-ServetteGinevra 2-5; RapperswilJona Lakers-Losanna 3-4; Zugo-Berna 4-2; Zsc Lions-AmbrìPiotta 3-2 (al supplementare),
La classifica – Davos 64 punti; Losanna 50; ServetteGinevra 48; FriborgoGottéron 47; RapperswilJona Lakers 45; Lugano, Zugo, Zsc Lions 43; BielBienne 35; Scl Tigers 34; AmbrìPiotta 32; Kloten 31; Berna 27; Ajoie 19 (Losanna 28 partite disputate; Davos, ServetteGinevra, FriborgoGottéron, RapperswilJona Lakers, Zsc Lions, AmbrìPiotta, Kloten, Ajoie 27; Lugano, Zugo, BielBienne, Scl Tigers, Berna 26).






















































































