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Hockey / Linus Omark, esordio dominante; sei punti, e l’Övertorneå vince…

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Messaggio agli amici svedesi abitanti nella Contea di Norrbotten, regione Norrland e nelle terre limitrofe (oh, il discorso vale anche per i finlandesi di confine): speriamo, per voi, che abbiate avuto modo di far tappa iersera alla “Part arena” di Kalix. Lo speriamo perché lì è avvenuto ciò che è d’uopo nelle sceneggiature da “happy end”: in pista, con la squadra ospite, è sceso per la prima volta il ragazzo-non-più-ragazzo che ha vissuto mille esperienze nel mondo hockeystico comprese una medaglia d’oro e due di bronzo ai Mondiali, non trascurandosi peraltro un titolo nazionale ed un titolo all’estero; ed il ragazzo-non-più-ragazzo, che appena una settimana prima ha rinunciato a due, forse tre offerte nel professionismo europeo di punta, si è posto al servizio di un gruppo di totali dttanti – livello nostra Seconda lega, nella piramide dell’ordinamento tra campionati – per trascinarli dal baratro al trionfo. Un goal e cinque assist, dice il tabellino personale; in calce, la firma di Linus Omark fresco di congedo dalle sponde del Ceresio; sul tabellone, un 10-8 che sa di clamoroso, nelle economie dell’Övertorneå per la prima volta uscito vincitore dal ghiaccio nella stagione corrente di Terza divisione regionale, cioè al quinto livello dell’attività discatoria in landa delle “Tre corone”.

Circa l’impatto che l’ex-Nhl/ex-Khl/ex-Ahl/ex-Shl/ex-Nl avrebbe avuto sul gruppo e sulle sue dinamiche, benché gli anni siano 38 ed anzi profilandosi all’orizzonte la sagoma dei 39 che sono a calendario per l’inizio di febbraio, ovviamente si aveva una certa idea, tanto di più essendo spuntata in contemporanea la disponibilità al ritorno in pista da parte di un altro ex-“pro”, Johan Harju, 39enne anch’egli venuto in soccorso – piacer suo, non che taluno gliel’avesse imposto – della società da cui era partita la sua carriera (coincidenze di percorso con il “curriculum” di Linus Omark: Svezia sì, Nhl sì, Khl sì, Ahl sì, niente Repubblica ceca ma Finlandia ed Italia; ed anche due bronzi ai Mondiali, toh). Ma Johan Harju, per prima cosa, era fermo da due anni, e poi si sa che due elementi non possono far tutto, tra l’altro non conoscendo gli altri giocatori del gruppo. Di più: sino a ieri pomeriggio, l’Övertorneå non era propriamente considerato – ecco, cerchiamo di scegliere bene le parole: non si vorrebbe offendere la sensibilità di alcuno – sugli “standard” da alto tono competitivo; tre incontri disputati, 5-9 contro l’Hertsörinken, 1-11 contro l’Överkalix, 3-18 contro lo Stil, ultimo posto nel girone A della Regione Nord; prima dell’innesto dei due fenomeni, il miglior “curriculum” spettava probabilmente all’ora 38enne Mikael Lidhammar, ala sinistra al pari di Linus Omark e di Johan Harju (corsia che si presume sia diventata impraticabile per gli avversari, quella…), mai schierato sino ad ieri e latore di itinerari da tanta massima serie e tanta cadetteria in patria, indi Regno Unito con Dundee, Guildford e Glasgow a fare da panino per un’annata in prima serie rumena, al Corona Brasov. Il resto dell’organico, da categoria o al più con passaggi un gradino sopra, come il 34enne John Lassinantti fratello di Joel Lassinanti notorio nazionale, titolare al Luleå in Shl, vincitore di un titolo e plurimedagliato ai Mondiali giovanili.

Come siano invece andate le cose, ieri sera, si è già capito: Linus Omark dispensatore di dischi preziosi ed occasionalmente finalizzatore, Johan Harju a segno per quattro volte più due assist, parziali 4-2 4-4 2-2 (sì, la difesa è un tantino da registrarsi) e gioia per l’aver ribaltato d’un colpo la tendenza negativa. Chissà se al Kalix, la cui difesa aveva subito sole sei reti nelle tre partite precedenti, l’hanno presa bene… Per inciso: con ghiaccio per soli 60 minuti sotto le lame dei pattini, sia Linus Omark sia Johan Harju sono balzati in vetta alla classifica marcatori interna. Prossimo appuntamento per l’Övertorneå: fra una settimana, ancora in trasferta a Luleå, di fronte il temibile Ektjärns in cui militano il 32enne Marcus Eriksson (passato in gioventù anche dai Des Moines Buccaneers della Ushl) ed il 43enne Pierre Berggren, onusto quest’ultimo d’una cinquantina di presenze in Elitserien svedese, ma or è un quarto di secolo…