Il 6-2 è multiplo aritmetico di un 3-1, e ben vengano i multipli in ogni forma se tali risultati testimoniano a favore delle ticinesi hockeysticamente allocate all’attico: con tali numeri tre punti incamera il Lugano e tre punti immagazzina l’AmbrìPiotta, buon merito da una parte e buon merito dall’altra benché i successi siano in entrambi i casi maturati con adeguato corredo di sofferenza. Sesto successo di fila per i bianconeri, sulla coda del treno da sei soli pezzi quand’invece, al momento, in otto si disputano un ruolo nella composizione; complice la sconfitta a domicilio patita dal Berna, leventinesi in ascesa al 12.o posto ed incredibilmente a distanza di due sole lunghezze dalla triade BielBienne-Scl Tigers-Kloten.
In Lugano-ServetteGinevra 6-2, bianconeri avanti con il primo sigillo stagionale di Ramon Tanner (4.17) ed al 2-0 su combinazione Calvin Thürkauf-Linus Omark finalizzata dallo svedese (16.26); ospiti sùbito mordenti in rientro nel periodo centrale (20.27, e chi se non Markus Granlund in “power-play”?), da analoga situazione di superiorità numerica il 3-1 per la firma di Dario Simion; al momento, sostanziale equilibrio nel numero di tiri (8-8, 9-7 i parziali). Poiché soffrir si deve, bianconeri prevalenti per puntualità nell’avvio della terza frazione ma colpiti nelle opere vive, contro la logica del momento, da Simon Le Coultre (45.17) su ispirazione di Markus Granlund; sul 3-2 ci si ritrova ancora agli ultimi due giri di lancette, tutto sarebbe ancora possibile sicché sulla panca ospite optano per il richiamo del portiere Stéphane Charlin, minuto 58.10, e quattro secondi dopo Aleksi Peltonen segna a gabbia sguarnita; al che Stéphane Charlin rientra (58.14), indi rifà la strada verso la panca (58.20), e Dario Simion timbra il 5-2 (59.03); ergo Stéphane Charlin rientra, ma 15 secondi più tardi è trafitto da David Aebischer.
Da edizione di Halloween con posticipo di una manciata di ore quel che passa alla “NuoValascia” di Quinto: BielBienne avanti con Linus Hultström (23.32), per l’AmbrìPiotta risponde Dario Bürgler con l’apprezzabile connivenza di Diego Kostner e di Tommaso De Luca, quest’ultimo a referto come 13.o attaccante; all’ultimo tè, una sola penalità minore per parte e margine operativo a favore dei bernesi solo per quanto riguarda i tiri (22 contro 16), tendenza destinata a rinnovarsi anche nell’ultima frazione. Mentre in tribuna qualcuno incomincia a prendere le misure in funzione di supplementare e/o rigori, Tim Heed ispira e Christopher “Chris” DiDomenico, un altro fra i soggetti sulla graticola per via della scarsa produttività e di un atteggiamento che sembra a tratti irritante, va a segno: nella fase regolare della passata stagione l’aveva fatto per 11 volte aggiungendo 29 assist in 35 incontri, il goal odierno giunge alla 20.a presenza ed è semplicemente il primo in un contesto personale desertico (“plus-minus” sotto di 19 tacche). È il 54.16, qualcuno vince finalmente una scommessa avendone perse una quintalata sul mantra del “Lo sento, oggi il DiDo si sblocca”, i biancoblù iniziano a respirare; il resto è demerito del BielBienne che incappa in una penalità minore al 56.16 con Jere Sallinen, dovendosi poi spendere il “rover” ma senza eccessiva convinzione; a chiudere i conti sarà André Heim, minuto 59.54, timbro a porta libera, pagina girata.
I risultati – Lugano-ServetteGinevra 6-2; AmbrìPiotta-BielBienne 3-1; Berna-Zsc Lions 0-3; Davos-RapperswilJona Lakers 6-1; Kloten-Losanna 2-1.
La classifica – Davos 55 punti; RapperswilJona Lakers, Losanna 40; Zugo, Zsc Lions 37; ServetteGinevra 36; FriborgoGottéron 35; Lugano 34; BielBienne, Scl Tigers, Kloten 27; AmbrìPiotta 25; Berna 22; Ajoie 11 (Losanna 23 partite disputate; Davos, RapperswilJona Lakers, Zsc Lions, ServetteGinevra, Kloten, AmbrìPiotta 22; Zugo, FriborgoGottéron, Lugano, BielBienne, Scl Tigers, Berna, Ajoie 21).






















































































