Un numero imprecisabile di soggetti che erano minorenni nell’autunno dello scorso anno, e che sono in buona parte passati alla maggiore età nel frattempo, è stato condannato a pene detentive (con sospensione condizionale), provvedimenti protettivi (un solo caso) e compensazione in giornate di prestazioni personali (con multe ed ammonizioni) a chiusura degli accertamenti in coerenza ed in sviluppo con l’operazione di polizia condotta fra martedì 1.o ottobre e giovedì 3 ottobre 2024, il Luganese quale fulcro, in prima battuta il fermo di un neomaggiorenne e di 18 soggetti dall’età compresa fra i 14 ed i 17 anni. Gli addebiti considerati, a vario titolo: ripetuta aggressione tentata e consumata, estorsione, lesioni semplici o aggravate, ripetuta coazione tentata e consumata, sequestro di persona e rapimento; in sostanza, confermato il teorema assunto in sede di indagine circa le spedizioni punitive contro persone individuate attraverso le piattaforme “social”, poste nella condizione di credere d’aver fissato appuntamenti per incontri a fini sessuali e poi aggredite (oltre che filmate: in un secondo tempo, almeno parte dei materiali era stata condivisa con terzi) e sottoposte a pestaggio dalle connotazioni punitive. Agli interventi avevano cooperato effettivi di Polcantonale, Polcom Lugano e Polintercom Malcantone-est.